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Vaticano, Pietro Parolin nuovo Segretario di Stato al posto di Tarcisio Bertone

di Daniela Lauria |31 Agosto 2013 14:48

Mons. Pietro Parolin (Foto Lapresse)

ROMA – Papa Francesco ha nominato l’arcivescovo veneto Pietro Parolin nuovo Segretario di Stato. Finora nunzio in Venezuela, mons. Parolin, 58 anni, succede al cardinale Tarcisio Bertone (79 anni il prossimo dicembre) che era stato nominato da Benedetto XVI nel 2006. Alla guida della Segreteria di Stato torna, quindi, un diplomatico.

Accettando le dimissioni del cardinale Tarcisio Bertone da segretario di Stato, papa Francesco gli ha chiesto di rimanere in carica fino al 15 ottobre, data nella quale gli subentrerà mons. Pietro Parolin.

L’annuncio ufficiale è stato dato da padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa vaticana. La nomina di monsignor Parolin è accompagnata da cinque conferme nei rispettivi uffici:

Monsignor Giovanni Angelo Becciu resta dunque sostituto per gli Affari generali e Peter Wells assessore nella stessa sezione della Segretaria di Stato; monsignor Dominique Mamberti è confermato segretario per i Rapporti con gli Stati e monsignor Antoine Camilleri sottosegretario; infine, conferma anche per monsignor Georg Gaenswein nel ruolo di prefetto della Casa Pontificia.

“Profonda e affettuosa gratitudine al Papa Francesco per l’immeritata fiducia che sta dimostrando nei miei confronti” è stata espressa dal neo Segretario di Stato che, appena resa pubblica la sua nuova nomina, ha tenuto a “manifestare rinnovata volontà e totale disponibilità a collaborare con il Santo Padre e sotto la sua guida, per la maggior gloria di Dio, per il bene della santa Chiesa e per il progresso e la pace dell’umanità, affinché essa trovi ragioni per vivere e per sperare”.

Il primo pensiero va “alle persone che sono state parte della mia vita in famiglia, nelle parrocchie in cui sono nato e in cui ho prestato servizio, nella cara diocesi di Vicenza, a Roma, nei Paesi dove ho lavorato: Nigeria, Messico e, da ultimo, Venezuela che lascio con rimpianto”. Prosegue l’arcivescovo: “Penso pure al Papa emerito Benedetto XVI che mi ha ordinato vescovo, alla Segreteria di Stato che è già stata la mia casa per molti anni, al cardinale Tarcisio Bertone, agli altri superiori, ai colleghi e ai collaboratori e all’intera Curia Romana, ai rappresentanti pontifici. A tutti – conclude Parolin – sono largamente debitore”.

Infine si lascia andare ad una esclamazione in spagnolo: “Que Dios les bendiga”, ovvero “che Dio vi benedica”. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha inviato un messaggio all’arcivescovo Parolin in cui si dice ”certo che grazie alla Sua presenza al vertice della Segreteria di Stato, le nostre relazioni continueranno ad arricchirsi di nuovi contenuti e la nostra collaborazione a difesa della pace e della giustizia nei diversi scenari internazionali potrà ulteriormente consolidarsi”.

Prima dell’odierna nomina, Parolin, veneto di Schiavon in provincia di Vicenza, era nunzio apostolico in Venezuela dopo aver già prestato la sua opera nelle nunziature in Nigeria e in Messico. Orfano di padre, aveva un negozio di ferramenta e morì in un incidente stradale, la madre era maestra elementare. Dall’età di 10 anni, con una sorella e un fratellino di appena otto mesi, Pietro studia al seminario di Vicenza. La sua ordinazione a sacerdote è del 27 aprile 1980 con la benedizione del vescovo Arnoldo Onisto e viene nominato viceparroco a Schio, nella chiesa dedicata alla Santissima Trinità. Nel 1983, entra nella Pontificia Accademia Ecclesiastica e nel 1986 si laurea in Diritto Canonico presso la Pontificia Università Gregoriana a Roma, con una tesi che tratta del Sinodo dei vescovi.

La sua carriera diplomatica inizia alla nunziatura di Nigeria dal 1986 al 1989 e prosegue alla nunziatura del Messico dal 1989 al 1992. E’ l’anno in cui rientra a Roma, chiamato alla seconda sezione della Segreteria di Stato, quella dedicata ai rapporti con le altre Nazioni, di cui nel 2002 è nominato sottosegretario collaborando prima con Angelo Sodano e poi con Tarcisio Bertone. Nel 2000, collabora con il vescovo Attilio Nicora, ora cardinale, nella sezione italiana occupandosi di ordinariato militare e assistenza spirituale nelle carceri e negli ospedali. E’ del 17 agosto 2009 la nomina a nunzio apostolico in Venezuela mentre il 12 settembre viene ordinato arcivescovo da papa Benedetto XVI nella basilica di San Pietro in Vaticano.

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