Venezuela, Chavez contro i ricchi di Los Roques: "Espropriamoli"

CARACAS, 7 OCT – Dopo oro e traghetti, il vulcanico presidente venezuelano Hugo Chavez pensa alla nazionalizzazione delle case nel paradiso delle vacanze: Los Roques, parco naturale dalle acque cristalline, potrebbe diventare meta di ''turismo sociale'' per i venezuelani.

La levata di scudi da parte della Federcamere venezuelana, massimo organismo del settore privato dell'economia, non si è fatta attendere, ma gli italiani che animano la vita economica dell'arcipelago, sono cauti, se non addirittura fiduciosi.

''Ci sono case costruite illegalmente. Presunti proprietari che le hanno privatizzate: l'alta borghesia, incluso quella internazionale. Le espropriamo'': l'ultimo annuncio di Chavez arriva come un fulmine a ciel sereno.

Il progetto, che prevede ''un centro di pesca, posadas e case per vacanze per il popolo'', dovrebbe investire la sola isola di Madrisqui, dove le ricche famiglie venezuelane negli anni Settanta hanno costruito delle case.

Il mondo turistico-imprenditoriale del Paese però è in subbuglio, perché teme che l'iniziativa possa essere estesa anche all'isola principale, quella di Gran Roque, a soli cinque minuti di distanza in barca.

Il direttore di Federcamere Ricardo Casunno stigmatizza l'iniziativa: ''vorremmo sentire delle proposte per dare impulso al turismo e non questo tipo di dichiarazioni, che hanno un impatto negativo sullo sviluppo del settore. Il governo si contraddice: da un lato va in Germania per promuovere il Paese come meta turistica, e dall'altro attacca un luogo simbolo come Los Roques , minacciando di espropriarlo e nazionalizzarlo''.

Ma gli italiani che vivono e lavorano sull'isola da anni, si dicono fiduciosi. ''La preoccupazione esiste, sono mesi che si ha sentore che qualcosa bolle in pentola, ma per ora non ci sono atti formali. E poi lunedì scorso c'è stata una riunione con autorità e rappresentanti del governo, ci hanno addirittura invitati a presentare delle proposte, perché vogliono aiutare a sviluppare le nostre attività'', spiega Renzo Barberi, imprenditore turistico di Forte dei Marmi (Lucca), che con suo figlio Fabio ha messo in piedi il Gruppo Caracol, due posadas a Los Roques e una a Isla Margarita.

''Stiamo a vedere quello che succede. Se poi volessero espropriare ci organizzeremo in gruppo e cercheremo di far valere le nostre ragioni nelle sedi legali opportune''.

Gestione cookie