Wahington Post, Obama e Cameron firmano un editoriale

NEW YORK, 13 MAR – In occasione della visita che il premier britannico David Cameron iniziera' nel pomeriggio di oggi a Washington, il presidente americano Barack Obama e lo stesso Cameron firmano assieme un editoriale dal titolo: ''Una relazione forte, speciale'', in cui i due leader affermano che quella tra i due loro Paesi e' ''un'alleanza su cui il mondo puo' contare'' e fanno riferimento alla loro cooperazione in tutte le maggiori sfide internazionali, dall'economia, all'Iran o alla Siria.

''Come economie mondiali guida – affermano Obama e Cameron – ci coordiniamo strettamente con i nostri partner del G8 e del G20 per ridare lavoro alla gente, sostenere il recupero globale, essere al fianco dei nostri amici europei mentre risolvono la loro crisi del debito''. Come ''maggiori contributori della missione internazionale in Afghanistan, siamo orgogliosi dei progressi che le nostre truppe hanno compiuto nello smantellare al Qaida'' e contro i talebani, anche se gli ''eventi registrati di recente sottolineano che questa rimane una missione difficile'', affermano ancora i due leader nel loro scritto, che sara' sulle pagine del giornale di oggi ed e' stato gia' pubblicato sull'edizione online.

Obama e Cameron scrivono quindi che nei prossimi giorni si consulteranno sui preparativi per il vertice della Nato che si svolgera' a Chicago a maggio, e sottolineano come sono stati ''uniti nell'imporre dure sanzioni al regime iraniano per non aver adempiuto ai suoi obblighi internazionali''. Allo stesso tempo, affermano di ritenere che ''c'e' ancora spazio per raggiungere una soluzione diplomatica e stiamo coordinando i nostri approcci diplomatici con Cina, Francia, Germania e Russia, i nostri partner del 5+1''. Usa e Gran Bretagna, affermano ancora, sostengono i Paesi del Medio Oriente e Nord Africa ''che chiedono i loro diritti universali'' e ''avendo partecipato alla missione per proteggere il popolo libico lo scorso anno, sosteniamo gli sforzi libici per costruire istituzioni democratiche e svolgere libere elezioni''.

Allo stesso tempo Obama e Cameron esprimono una chiara ''condanna della orrenda violenza del regime siriano contro civili innocenti e siamo concentrati sul compito urgente di portare cibo e medicine a coloro che ne hanno bisogno e con i nostri partner a stringere il nodo attorno a (il presidente siriano) Bashar al Assad e alla sua corte, e lavoreremo con l'opposizione e l'inviato delle Nazioni Unite e della Lega Araba Kofi Annan al piano per la transizione che seguira' quando Assad avra' lasciato il potere''.

I due leader affermano infine il loro impegno nella lotta alla poverta' e a malattie come l'aids o la malaria e anche in favore dei veterani che hanno combattuto nelle guerre piu' o meno recenti, e concludono sostenendo che ''poiche' abbiamo fiducia nella nostra causa e fede l'uno nell'altro, riteniamo ancora che c'e' ben poco che non possiamo fare''.

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