Wikileaks: Al Qaida voleva uccidere Bush alle Olimpiadi di Pechino

Pubblicato il 5 Dicembre 2010 - 08:25 OLTRE 6 MESI FA

L’intelligence cinese mise in guardia gli Usa da un possibile attentato contro George W. Bush ordinato dal numero due di al Qaida Ayman al-Zawahiri durante le Olimpiadi di Pechino del 2008. Lo si legge in un cable dall’ambasciata Usa a Pechino siglato dall’allora incaricato d’affari Dan Piccuta.

Uno 007 cinese avvertì Washington che al-Zawahiri, nel luglio 2008, aveva dato ordine a un gruppo di terroristi dell’Est Turkestan (come i nazionalisti uighuri chiamano la regione cinese dello Xinjiang) di compiere attentati in Cina durante le Olimpiadi.

“I potenziali bersagli includono: il presidente e il segretario di Stato Usa, il premier e il ministro degli esteri della Gran Bretagna, le cerimonie di apertura e chiusura, i turisti VIP, il presidente afghano”, si legge nel dispaccio. I terroristi erano “esperti con gli esplosivi” e potevano portare micro-bombe in molti modi.

“Secondo l’intelligence cinese, i piani sono due: un gruppo è deputato a compiere attentati sul territorio e non avrà come bersagli gli americani o la sede dell’ambasciata”.

Nel corso del 2008, Pechino affermò di aver sventato diversi piani di attentato, sugli aerei e contro gli atleti delle Olimpiadi, che portarono in un anno all’arresto di circa 1.300 persone per reati ”relativi alla sicurezza” nello Xinjiang, dove si verificarono comunque numerosi attentati terroristici nel corso del mese olimpico.

Una ventina uighuri, la minoranza musulmana della regione cinese, catturati lungo il confine afgano-pakistano ai primi Anni 2000 sono invece finiti a Guantanamo accusati di avere legami con al Qaida. Successivamente sono stati espulsi verso altri Paesi.

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