Wikileaks Usa, Berlusconi beffato: promossa la “funzionaria di terzo grado” Elisabeth Dibble

Elizabeth Dibble

Per Silvio Berlusconi è “una funzionaria di terzo grado”, un oscuro ingranaggio della macchina diplomatica americana che ha avuto l’ardire di definirlo “politicamente debole, inefficace come leader europeo moderno”, incapacitato dai “selvaggi party notturni” e, dulcis in fundo, “portavoce di Putin”.

Eppure Elizabeth Dibble non è esattamente l’ultima arrivata, anzi. Proprio oggi ha lasciato l’Italia con destinazione Washington dove, invece che gli insulti del nostro premier,  l’attende una promozione al ruolo di Deputy Assistant Secretary di Hillary Clinton. Il tutto in un momento che non è certo dei più sereni.

La Dibble, questo è certo, nel momento in cui firmava le “analisi” su Berlusconi non era formalmente ambasciatrice, ma poco ci mancava. Spiega La Repubblica che la funzionaria,

nella sua permanenza in Italia, dal 2008 al 2010, ricopriva la carica ufficiale di “Chief of Mission and Chargé d’Affaires. Cioè la più alta diplomatica di carriera a Roma, visto che gli ambasciatori americani sono di nomina politica e vengono scelti fuori dai ranghi del Dipartimento di Stato. Dunque lei era l’ambasciatore-vicario. Con tanto di direzione di una sede con 800 dipendenti. Non male per una “funzionaria di terzo grado”.

C’è di peggio: io rapporti scritti dalla Dibble non riflettevano in alcun modo sue considerazioni personali, frutto magari, di un’antipatia nei confronti del Cavaliere.

Al contrario erano “analisi”, ovvero, spiega ancora Repubblica “informazioni e valutazioni raccolte consultando anche membri del governo italiano, esponenti della coalizione di maggioranza, nonché gli ambienti imprenditoriali”. Qualcuno, insomma, tra governo e manager, ha raccontato alla diplomatica Usa che Berlusconi è un inetto dedito a festini. Qualcuno che la Dibble ha ritenuto molto credibile. E, vista la promozione, anche la “funzionaria di terzo grado”  è stata ritenuta credibile dove conta, ovvero a Washington.

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