Wikileaks: Israele voleva l’economia di Gaza al collasso

Israele voleva tenere l’economia di Gaza al limite del collasso, ma senza superarlo, per evitare una crisi umanitaria: è quanto rivela WikiLeaks, che ha pubblicato il contenuto di un messaggio con affermazioni in questo senso dell’ambasciata Usa a Tel Aviv.

Il messaggio, il cui contenuto è stato ripreso dal quotidiano norvegese Aftenposten, è datato 3 novembre 2008, anno in cui il movimento islamico Hamas – nemico giurato di Israele – si era ormai solidamente insediato al potere nella striscia di Gaza, dove abitano 1,5 milioni di palestinesi.

”Nel quadro di un piano di embargo generale contro Gaza – si afferma nella nota dell’ ambasciata – fonti governative israeliane hanno confermato in diverse occasione l’intenzione di tenere l’economia di Gaza al limite del collasso, senza però superarlo”.

Israele aveva imposto un rigido blocco economico di Gaza in reazione alla presa del potere da parte di Hamas nel giugno del 2007, permettendo solo l’ingresso limitato di prodotti di prima necessità. L’allora premier Ehud Olmert aveva giustificato questa politica affermando che Israele non avrebbe permesso alla popolazione di Gaza una vita normale fino a quando razzi e bombe fossero continuate a cadere sui centri abitati israeliani nel sud del paese.

Israele afferma di aver considerevolmente ammorbidito il blocco di Gaza da diversi mesi, in seguito a forti pressioni internazionali che si sono accentuate lo scorso maggio dopo l’arrembaggio della marina militare a una nave di attivisti filopalestinesi, parte di una flottiglia che intendeva forzare il blocco marittimo di Gaza. Nel corso dell’operazione nove cittadini turchi furono uccisi sulla nave Mavi Marmara.

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