Pasionaria cubana Yaoni Sanchez negli Usa parla del papa e di Chavez

NEW YORK, STATI UNITI – Yaoni Sanchez e’ finalmente negli Usa. La blogger e pasionaria cubana, 37 anni, ha messo per la prima volta piede negli Stati Uniti arrivata dal Messico. Fitta di appuntamenti l’agenda della sua tappa newyorkese, che diventa l’occasione per parlare, tra l’altro, del primo Papa sudamericano della storia e della morte del ‘caudillo’ venezuelano Hugo Chavez.

Alla Columbia University dopo quattro anni riesce finalmente a ritirare il premio giornalistico ‘Maria Moors Cabot’. Non stacca mai gli occhi dal suo iPhone, per twittare in tempo reale tutto cio’ accade intorno a lei, quasi ubriacata dal poter godere di quella liberta’ di espressione che le e’ stata per cosi’ tanto tempo negata a Cuba. E cosi’ ha fatto sapere al mondo che la prima persona che ha incontrato negli Stati Uniti e’ stato un cubano, perche’ l’agente dell’immigrazione era appunto di origini cubane. Poi si e’ fotografata con Maria Jose’, la newyorkese che traduce per lei in inglese sul suo blog ‘Generacion Y’.

Impossibile non parlare degli ultimi due avvenimenti che hanno ‘sconvolto’ l’America Latina. Innanzitutto il Pontefice argentino, Papa Francesco: ”Personalmente sono atea – afferma – ma non nascondo che l’elezione di un Papa del Sudamerica possa rappresentare un segnale positivo, anche per i cubani”. Nel corso della conferenza stampa organizzata alla New York University, la Sanchez parla anche di Chavez: ”La morte del presidente venezuelano – spiega – ha scatenato fondamentalmente due reazioni a Cuba.

Da un parte il popolo e’ spaventato perche’ teme che ci possano essere black out o interruzioni generali di energia. Dall’altra, pero’, la sua scomparsa portera’ dei cambiamenti in direzione di alcune riforme. Ogni scomparsa di un governante autoritario in Sudamerica – aggiunge – e’ una buona cosa per Cuba”. Yoani visita anche il quartier generale di Google a Manhattan e la sede di Bloomberg News.

La blogger cubana e’ accompagnata da un altro blogger dissidente cubano, Orlando Pardo Lazo, che annuncia che non fara’ ritorno a Cuba alla fine del suo viaggio. La Sanchez no. Ribadisce che non ha alcuna intenzione di non tornare a Cuba, anche se non nasconde di essere spaventata per eventuali ritorsioni. ”Io non vado via da Cuba – ha detto – per me la vita e li’ e voglio costruire qualcosa. Anche se non so cosa mi succedera’ quando tornero”’. La paura – lei estasiata dalla vita di New York – e’ soprattutto quella di perdere di nuovo la liberta’ di muoversi.

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