Yemen, il generale ribelle chiede aiuto all'estero: "Il mio Paese è a rischio"

SANAA/ADEN – Aerei dell'aviazione yemenita hanno bombardato oggi alcune città del sud dello Yemen tenute dai combattenti di Al Qaida, mentre un generale passato con l'opposizione in un'intervista televisiva ha chiesto aiuto dall'estero per aiutare lo Yemen a superare la crisi, pena il rischio che il Paese profondi mettendo a repentaglio la sicurezza dell'intera regione.

Il generale Ali Mohsen, che a marzo ha voltato le spalle al presidente Abdullah Saleh, ha dichiarato alla Cnn che la crisi politica sta mettendo a rischio l'esistenza dello stato, fino a pochi mesi fa stratto alleato dell'occidente nella lotta al terrorismo, ma percorso da violente proteste politiche, da divisioni tribali, dall'insurrezione di Al Qaida nel sud, dove ha conquistato due città, dei ribelli sciiti nel nord e con il presidente Saleh ancora vacante dopo essere stato gravemente ferito in un attacco al palazzo presidenziale.

''Abbiamo bisogno dell'intervento dei nostri amici e anche in fretta, perché la propaganda potrebbe rivolgersi contro il Paese, potrebbe gettare il Paese in una grave conflitto e la sicurezza dell'intera regione potrebbe risentirne'', ha detto il generale Mohsen.

Anche la vicina Arabia saudita teme che Al Qaida possa approfittare del vuoto di potere nello yemen per rafforzarsi in tutta la penisola arabica.

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