NEW YORK – Dimenticatevi Hillary Clinton, scordate Michelle Obama: la prima donna presidente degli Stati Uniti potrebbe essere Oprah Winfrey, la ‘regina di tutti i media’, una delle figure femminili più popolari e influenti d’America. Proprio come lo è Michelle Obama, che in tanti continuano a invocare per un’improbabile candidatura. Se l’ex first lady ha sempre negato ogni sua ambizione presidenziale, non è così per Oprah. E il suo potente intervento dal palco dei Golden Globe è apparso molto più di un inno alle donne-coraggio che hanno dato vita alla campagna #metoo, quella contro gli abusi e le molestie sessuali.
Le sue parole sono sembrate una vera e propria discesa in campo, dopo le tante voci degli ultimi mesi mai veramente smentite. Per molti osservatori, dopo la notte di Los Angeles, non ci sono più dubbi: Winfrey è pronta, e tra due anni proverà a spodestare il tycoon dalla Casa Bianca.
Ipotesi rafforzata non solo dal suo partner Stedman Graham (“Dipende dalla gente, lei vuole assolutamente farlo”, ha confessato nelle ultime ore) ma anche da alcuni amici della star del piccolo e grande schermo, secondo cui da mesi Oprah starebbe seriamente valutando il suo ingresso nell’agone politico.
Del resto lei stessa a marzo, in un’intervista a Bloomberg, aveva risposto così: “E’ chiaro che non serve esperienza politica per diventare presidente”. Così le quotazioni di Oprah in vista del 2020 sembrano destinate a salire: più di quelle di Joe Biden o di Bernie Sanders e di Elizabeth Warren.
Il suo breve ma intenso intervento ha infiammato la platea e rischia di passare alla storia: “Un nuovo giorno è all’orizzonte”, ha affermato rivolgendosi soprattutto alle donne. Ma anche ai tantissimi uomini – ha aggiunto – “che stanno portando avanti la battaglia contro la cultura del sessismo e quella di un razzismo sempre latente in America. Una battaglia a favore della giustizia sociale e della parità tra i sessi. La verità è lo strumento più potente che abbiamo, e ora siamo diventati la storia”, ha detto rivolta a chi ha dato vita alla campagna #meetoo, ringraziando tutte le donne che come sua madre “hanno sofferto abusi e ingiustizie perché avevano figli da sfamare, bollette da pagare e sogni da inseguire”.
E sì, perché l’avventura di Oprah è partita da un’infanzia difficile in Mississippi, cresciuta da una ragazza-madre tra mille problemi che però non le hanno impedito di perseguire le ambizioni con sacrifici e ostinazione. Ora, a 63 anni, la sua figura è un mito vivente: stella assoluta del cinema e della tv come attrice, produttrice e soprattutto conduttrice dell’Oprah Winfrey Show, talk show andato in onda fino al 2011 e che l’ha resa famosa in tutto il mondo.
Una popolarità grazie alla quale si trova a capo di un vero e proprio impero che nel 2017 – secondo Forbes – le ha permesso di accumulare una ricchezza pari a 2,8 miliardi di dollari. Lei già incoronata la persona afroamericana più ricca del ventesimo secolo. Con una partecipazione anche nel gigante delle diete Weight Watchers, il cui titolo dopo la performance ai Golden Globe è schizzato dell’11% a Wall Street. “Il loro tempo è finito! E’ finito!”, ha tuonato Oprah ancora nella notte di Los Angeles, puntando il dito contro uomini molestatori e violenti. Chissà che il monito non sia rivolto anche a chi alla Casa Bianca è considerato da molti americani un usurpatore.