ISTANBUL – La Turchia è spaccata a metà: e la metà che ha votato No al referendum è scesa in strada per protestare contro Erdogan e la sua vittoria, che a dire dell’opposizione è stata condizionata da brogli elettorali. Gli oppositori del governo turco sono scesi per le strade delle principali città, mentre annunciavano il ricorso sui risultati delle urne. L’Agenzia Vista ha postato su YouTube il video delle proteste in strada.
A decidere la vittoria di Erdogan è stato ancora una volta lo zoccolo duro dei suoi sostenitori nell’Anatolia profonda, islamica e tradizionalista, mentre deludente è apparso l’apporto dei nazionalisti del Mhp, a loro volta spaccati sulla scelta referendaria. Al presidente hanno voltato le spalle le grandi metropoli, dove il suo Akp governa da più di vent’anni. A Istanbul e nella capitale Ankara il ‘no’ è sopra il 51%, mentre a Smirne, terza città del Paese e storica roccaforte laica, sfiora il 70%. Anche i curdi, duramente colpiti dalla repressione prima e dopo il fallito golpe della scorsa estate, si sono espressi in maggioranza contro Erdogan.
Intanto sono stati annunciati i primi ricorsi a livello locale del principale partito di opposizione in Turchia, il kemalista Chp, in relazione a possibili brogli nel referendum costituzionale di ieri sul presidenzialismo, vinto da Recep Tayyip Erdogan con il 51,41%. Le opposizioni contestano in particolare la decisione della Commissione elettorale suprema (Ysk) di conteggiare anche le schede senza il suo timbro ufficiale, salvo prove esplicite di frodi. “Al momento, questo è un voto dubbio”, ha commentato Utku Cakirozer, deputato del Chp.
Il capo della commissione elettorale turca ha detto che le schede senza timbro, contestate dall’opposizione, sono valide, e che già in passato sono state ammesse. Lo riferisce la Cnn turca. Dopo la prima dichiarazione a caldo nella serata di Pasqua, la commissione elettorale suprema turca (Ysk) torna dunque a confermare la regolarità del voto nel referendum costituzionale sul presidenzialismo, vinto da Recep Tayyip Erdogan con il 51,41%, nonostante le denunce di possibili brogli da parte dell’opposizione. “Le schede elettorali (senza timbro) non sono false, non c’è nessun dubbio”, ha detto il presidente dell’Ysk, Sadi Guven.