Zaia e Trump virologi. Coronavirus perde forza, è artificiale. Sparirà senza vaccino

ROMA – Zaia e Trump virologi.

Da notare che il primo, presidente della Regione Veneto, viene sempre più considerato come l’uomo concreto della Lega, la versione seria e ponderata di Salvini, Zaia Luca cui ricorrere in caso di Lega al governo.

Da rimarcare che Donald Trump è a capo e alla guida della nazione più potente del mondo, gli Usa.

Zaia e Trump, non solo politici, statisti, entrambi governanti (fatte le proporzioni) di un popolo. Anche virologi. E non di quelli cacasenno, una parola ea smentire l’altra, tutti ipotesi e forse, sembra, probabile, dobbiamo studiare…

Zaia e Trump invece hanno lo sguardo lungo e la vista acuta, a loro coronavirus non li frega.

Zaia ci ha pensato sopra e poi ha condiviso con la scienza riluttante a capire e con il popolo già festante per la lieta novella. Ecco il nuovo principio base del comportamento dei virus osservato e testato in quel laboratorio indefesso che è la testa di Zaia.

“Se coronavirus è meno forte, allora vuol dire che è artificiale”. Notare la logica indiscutibile: se coronavirus rallenta deve essere artificiale. Non funziona così anche con le cose che vanno a molla o a batteria? Quando diventano meno forti e rallentano è perché vanno a molla, batteria, benzina…Prova che sono artificiali.

Creatività allo stato libero, puro e…brado. Creatività che non vuole e non può essere imbrigliata da alcune meschinità e pignolerie.

Tipo quella per cui non è per nulla, proprio per nulla vero che coronavirus è meno forte. E poi meno forte in cosa? Virulenza, diffusione, letalità? Non state ad annoiare Zaia con i “numerini” e le categorie della virologia.

Né offendete e sminuite la sua creatività con solfe tipo quella dei virus a Rna che per definizione mutano più di quelli a d altra struttura genetica (coronavirus è uno di questi) ma non per questo si indeboliscono.

Non state a complicare la vita e a menarla con la virologia da biblioteca, studio, ricerca, esperienza storica e clinica delle epidemie. Zaia si è fatto un giro nel suo Veneto, ha visto in giro meno malati di prima e ha dedotto: virus indebolito.

Aggiungendo, forte della sua sagacia, virus indebolito uguale virus artificiale, cioè fatto da mani umane, anzi da mani cinesi, tutti sanno che le robe dei cinesi durano poco.

Trump ha provato prima da terapista e medico curante: fatevi una bella purga a base di disinfettante per il dentro e una lampada per il fuori e il vostro corpo sarà a prova di coronavirus. Ma è rimasto incompreso.

Quindi, con più efficacia, ha ripreso la campagna contro i news reds. I rossi d’antan erano i russi, andandogli contro ci si vincevano le elezioni Usa. Ora per lo stesso obiettivo servono i news reds, i cinesi. Cinesi e pure responsabili e colpevoli dei morti americani e dei disoccupato americani…

Trump però non è uomo che per ritrosia e timidezza rinunci alle sue intuizioni e quindi ha svelato agli americani e al mondo: state tutti aspettando come allocchi ipnotizzati il vaccino? Ebbene vi svelo: “Coronavirus se ne andrà, sparirà. Senza il vaccino”. Punto.

Dicono, giurano anche coloro che sono fedelmente nel suo staff, che Trump proprio non ce la faccia a leggere più delle righe iniziali di un rapporto, di un dossier, di un documento. Stavolta deve essersi addentrato nelle prime pagine di un qualche testo divulgativo sui virus e ci si è subito perso. Vinto dalla noia, deve essersi appisolato. Svegliato di soprassalto, deve aver esclamato: vaccino, vaccino, non ho tempo di aspettarlo. Gli astanti hanno annuito: si vota a novembre.

(Fonte video Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev)

 

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