Politica in gran fermento. Dentro e fuori casa. Domenica di turbolenze. Protagonisti alla ribalta. Cominciamo da Corrado Augias, giornalista e scrittore nonché autore televisivo ed ex europarlamentare: nel giorno del suo 90esimo compleanno sorprende i più e con una intervista al Corriere stronca Elly Schlein e promuove Giorgia Meloni (“ha talento politico e la capacità di leadership”).
Promozione inattesa pur evidenziando alcune criticità. È ricomparso Romano Prodi per bacchettare Trump sui clandestini incatenati (“disumano, ma è stato di parola”). Gli ha fatto prontamente eco il cardinale Matteo Zuppi, presidente della CEI: ”La foto della Casa Bianca deve irritare i cristiani”.
Il presidente Carlo Sangalli , 87 anni, alla guida di Confcommercio dal 2006, ha scelto la domenica per lanciare il suo disperato allarme:”L’energia è troppo cara, abbiamo non poche aziende a rischio. La spesa del gas è cresciuta dell’80%, la bolletta elettrica del50%. E il disegno di legge per il nucleare sostenibile, appena presentato dal ministro Pichetto Fratin, va nella direzione giusta ma non basta: bisogna ridurre le tasse sul ceto medio”.
TOGHE IN RVOLTA, PARLA GHERARDO COLOMBO
L’ex pm di Mani Pulite, 78 anni, si è rifatto vivo ed ha partecipato alle proteste al Palazzo di Giustizia di Milano ed ha applaudito il rappresentante del CSM,il palermitano Dario Scarletta di “Magistratura democratica”, che ha ripetuto la triplice e celebre esortazione che Francesco Saverio Borrelli (1930-2019) pronunciò alla inaugurazione dell’anno giudiziario il 12 gennaio 2002. Cioè: “Resistere, resistere, resistere”.
Appello rivolto ai colleghi presi di mira, diceva, dal secondo governo Berlusconi. Gherardo ammette: “Quelle parole mi hanno fatto tornare indietro a più di vent’anni fa, passa il tempo, ma l’indipendenza della magistratura continua a dare fastidio agli esecutivi . La separazione delle carriere vuol dire avere due CSM, vuol dire ostacolare la possibilità che l’organizzazione degli uffici sia fatta insieme”.
I TORMENTI DELLA POLITICA IN CASA DEM
Mentre Giorgia Meloni, nel campo tendato del principe e primo ministro della Arabia Saudita Mohammad bin Salman, firmava un accordo sulla partnership strategica – dopo una visita alla Amerigo Vespucci nel porto di Gedda – Alessandro Alfieri, esponente di punta dell’area riformista, ha esortato il Pd a non rinunciare alla sua vocazione maggioritaria ricordando che “l’elettorato di centro sinistra ha sempre avuto bisogno di orizzonti e figure unitarie.
Le Politiche del 2027? Non possiamo arrivarci con leaders che vanno ognuno per se. Si dice che la destra si batte uniti. Io mi sono convinto che la destra la battiamo ma stando divisi”. Nello stesso tempo a Gedda la premier Meloni , prima di salire a bordo della Vespucci, si è detta orgogliosa del lavoro fatto per il risanamento di Monte Paschi di Siena. Ha detto:” L’operazione di MPS su Mediobanca è una operazione di mercato”. E sulla riforma della giustizia ha tuonato:” La Anm smetta i criticare senza se e senza ma”.