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Nordio alla Camera: “Almasri? Attacchi arrivano per evitare la riforma Giustizia”. Schlein: “Dov’è la premier? Perché fugge?”. Bonelli: “Ha coperto un boia”

Alla Camera per replicare alla mozione di sfiducia proposta dall’opposizione dopo il caso Almasri, il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha detto che le polemiche sono state molto spesso “esasperate nel linguaggio e nei toni, dicendo ad esempio che si vuole favorire la mafia o la delinquenza organizzata. Tutte cose che suonano offensive ed antipatiche. Ho il sospetto che tutti questi attacchi, che arrivano nei modi più sciatti e fasulli, danno la sensazione che si tratti di un attacco programmato per evitare la riforma della separazione delle carriere e il sorteggio per l’elezione del Csm. Quali che siano gli attacchi, giudiziari, di stampa o parlamentari, noi non vacilleremo e non esiteremo: la riforma va avanti e più saranno violenti impropri e sciatti gli attacchi, più saremo determinati. E se voi farete del vostro peggio, noi faremo del nostro meglio”.

“Non presi tempo per fuga Almasri, dovevo valutare l’atto”

“Il tempo, tra l’altro di 48 ore, che il ministro si è preso per cercare di capire gli aspetti delle accuse ad Almasri, non è stato un tempo dedicato a favorirne la fuga, l’uscita o la liberazione, ma è stato un atto dovuto da parte del ministro di rapportarsi con chi di competenza per capire se questo atto dovesse avesse avere un seguito. Confermato dal fatto che quell’atto era così sbagliato che la stessa Corte dopo lo ha mutato”.

Gli interventi dell’opposizione

Nordio poteva, “ma non ha scelto, di far rimanere in carcere” un torturatore, poteva “trasmettere gli atti. Mi chiedo chi le ha chiesto di stare fermo?” e di rimandare Almasri in Libia “è stata Meloni? Deve dirci la verità”, è stato fatto perché altrimenti “sarebbe emerso tutto il fallimento dei vostri inumani centri in Albania”. Lo ha detto la segretaria dem Elly Schlein. “Sono costretta a chiedere ancora una volta – ha detto ancora – dov’è la premier? perché fugge?”. Il Paese deve conoscere la verità su “scelte che lei ha imposto o avallato stando nell’ombra voterete la fiducia “Lei – ha concluso – non può continuare a ricoprire il ruolo di ministro perché poteva e doveva evitarlo e ha scelto di non farlo ha scelto la ragione di partito”.

“Che cosa deve accadere perché presenti le sue dimissioni? Che il suo sottosegretario Delmastro critiche le sue riforme? Ah no questo è già successo…E neanche in quel caso lei si è dimesso. Nessuno del due ha ritenuto di farlo visto che l’altro è stato condannato per rivelazione di segreti d’ufficio per manganellare l’opposizione con delle accuse diffamatorie”. “L’Italia – ha detto in un altro passaggio – merita un governo che non abbia un ministro della Giustizia che libera i torturatori mentre mette in carcere i minori, che attacca i giudici e non ottempera agli obblighi di legge”. “L’Italia – ha concluso – non merita un governo con una ministra del Turismo rinviata a giudizio per falso in bilancio e indagata per truffa aggravata ai danni dello Stato. E non merita una ministra del Lavoro che mente sulla sua laurea”.

“Lei ha mentito a quest’Aula – le parole della deputata di Italia Viva Maria Elena Boschi – ed è per questo che secondo noi deve dimettersi”. “È l’unico che pensa che Almasri sia stato liberato per un cavillo giuridico, nessun italiano lo crede – ha continuato rivolta al Guardasigilli -. Lei ancora oggi ha continuato a parlare volutamente di questioni procedurali”, “noi non crediamo che si debba dimettere per un’inchiesta, perché siamo garantisti, ma perché non ha detto la verità in Parlamento sul caso Almasri”.

“Non ha avuto il coraggio – ha attaccato il deputato di Alleanza Verdi e Sinistra Angelo Bonelli – di ricordare le vittime del boia Almasri, di coloro che sono stati torturati e assassinati. Non si può nascondere dietro i cavilli giuridici, perlopiù falsi, quelle persone chiedono giustizia. Ha fatto l’avvocato di Almasri” e “ha coperto un boia, un criminale, uno stupratore”, per questo “chiediamo le sue dimissioni”. “Come fa ad andare tranquillo a dormire?”. Bonelli ha ricordato la fuga del “nazista Kappler” dall’Italia facendo un parallelo con il caso Almasri, sottolineando una differenza: “Almasri non è stato liberato dalla moglie, ma da lei”, l’accusa al guardasigilli.

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Gianluca Pace