Lo sciopero degli ombrelloni divide anche le spiagge vip e non solo gli arenili più pop e familiari. Aderisce alla serrata quella più a sinistra ovvero l’Ultima Spiaggia di Capalbio buen retiro di intellighenzia e politici dem, mentre restano aperte le tende del Twiga, location già firmata Santanchè – ora ministra – e poi passata a Flavio Briatore.
Quello che invece non ti aspetti è la serrata al Papeete, bagno già celebre di Milano Marittima ma divenuto ancor più famoso con Matteo Salvini dietro la consolle nell’estate della crisi di governo del 2019.
“Alla serrata abbiamo partecipato anche noi. Siamo una realtà importante ma siamo comunque bagnini anche noi. Siamo come tutti gli altri, magari facciamo cose che altri non fanno e però siamo tutti della stessa famiglia e ritenevo giusto farla”, dice il patron del Papeete Beach Massimo Casanova, ex europarlamentare della Lega.
“Conosco molto bene la storia, non c’è stata volontà da parte del Governo Draghi di trovare un accordo, chiedevamo due o tre cose ma soprattutto gli indennizzi” in caso di aste – spiega Casanova – Io sono contro la Bolkestein ma lo stesso Bolkestein ha detto che non aveva fatto la legge mirando gli stabilimenti balneari”.
Casanova se la prende con “una Europa che non funziona come dovrebbe: dovremmo diversificare le varie nazioni perchè non tutti hanno le stesse specificità. Noi abbiamo un turismo che nelle altre nazioni non hanno, l’accoglienza italiana sulle spiagge è fatta al 99% da famiglie, i bagnini sono famiglie che gestiscono lo stabilimento. E’ una formula particolare, vincente e non vedo perchè dobbiamo andare a cambiare formule vincenti. Dobbiamo salvaguardare il Made in Italy”.
Ombrelloni chiusi anche all’Ultima Spiaggia, salotto buono della sinistra dove negli anni si sono accomodati presidenti della Repubblica come Napolitano, politici come Rutelli, Fassino, Bassanini, attori e attrici e un tempo anche intellettuali come Alberto Asor Rosa. Altri ospiti tra le bianche tende del Twiga a Marina di Pietrasanta oggi rigorosamente aperto: del resto qui gli ombrelloni non ci sono e le strutture sono fisse. Un altro motivo, insomma, per non scioperare.