Hanno pienamente ragione quelle persone che al cinquantesimo anniversario del Forum di Cernobbio hanno gridato a gran voce dalla platea: ”Basta!”. Quella interiezione era rivolta a chi aveva chiesto ancora lumi sul caso Sangiuliano-Boccia, scoppiato con grande fragore qualche giorno prima. La gente, fin da allora, ne aveva già piene le tasche, eppure la querelle continuava. continua e non accenna a diminuire.
Boccia: gossip o politica?
E’ solo gossip, oppure il problema è anche politico? Si infervorano le polemiche: c’è chi a sinistra vorrebbe che la vicenda non finisse mai; chi, al contrario, non ne po’ più di sentirne parlare. Ogni giorno un post, ogni giorno una pseudo notizia lanciata ad arte dalla mancata consigliera dell’ex ministro della cultura.
Dunque, tutto il problema diventa il solito braccio di ferro tra maggioranza e opposizione. Pensate che l’opinione pubblica sia interessata a questa presunta relazione tra Sangiuliano e la signora che ha fatto scoppiare il bubbone? Le prime ventiquattro ore si sono digerite, poi non più.
Alla ricerca dello scoop
Si è andati alla ricerca dello scoop che voleva dire intervistare Maria Rosaria Boccia. Due o tre giornalisti ci sono riusciti abboccando all’amo della “vittima” (o presunta tale) raggiungendo un obbiettivo: quello di non far tramontare la notizia che forse aveva già stancato. Ecco perché alcune reti televisive o giornali di una certa parte politica non hanno mollato l’osso.
Che abbiano raggiunto il loro scopo non c’è alcun dubbio, ma si sono chiesti se quella informazione non infastidisse ancora di più una buona parte dell’opinione pubblica, quella ad esempio che ha il problema di non poco conto di mettere insieme il pranzo con la cena o di pagare entro la data di scadenza le bollette di luce, gas e telefono? Probabilmente no, visto che non si persuadono a smetterla.
Diciamo la verità: l’Italia ha non poche gatte da pelare: lo sanno tutti, dal libero professionista, all’impiegato della pubblica amministrazione fino all’operaio della Maserati a cui l’azienda ha promesso uno sconto se comprano una macchina che costa dai novanta ai centoventimila euro.
Roba da ridere se non ci fosse da piangere. Allora, si può pensare che alla stragrande maggioranza della gente possano interessare questi battibecchi o certe informazioni?
Tanto più che ogni giorno le versioni cambiano e non ci raccapezzano più nemmeno i grandi difensori, cioè i malati del gossip. Per cui se ne può trarre la conclusione che qualcuno mente: un’ora scrive un pettegolezzo che poi si rimangia per cambiare totalmente il quadro della situazione.
Ecco perché la platea di Cernobbio ha gridato “basta” se qualcuno voleva ancora discutere nel problema. La parola che potrebbe svelare il mistero è una sola: verità.
Chi è che non la dice? E’ evidente che qualcuno continua a dire bugie e a infastidire quanti debbono risolvere i difficili problemi quotidiani. Dipende, quindi, tutto dall’informazione. Bisognerebbe smetterla di menar il can per l’aia, di dare conforto ad una tesi che alla moltitudine non frega un bel niente.
Se l’affair è solo politico, se si pensa solo a salvare il proprio orto, alllora se la sbrighino in Parlamento un giorno si e l’altro pure con l’aiuto di una informazione che dovrebbe dimenticare di preoccuparsi di simili interrogativi.
Di tali questioni (è lecito definirle così?) potremmo francamente farne a meno e badare al benessere dl nostro Paese. Amen.