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Body cam per le forze dell’ordine, c’è il via libera del governo

Il governo italiano ha approvato l’uso delle body cam per le forze dell’ordine. Il sottosegretario agli interni, Nicola Molteni (Lega), ha annunciato la presentazione di un emendamento specifico nel ddl sicurezza per dotare gli agenti di polizia di queste videocamere. Molteni ha dichiarato: “Ci sarà un emendamento del governo e della maggioranza per prevedere le body cam sulle divise, a tutela degli operatori delle forze di polizia che mai si sottraggono e si sono sottratte a verità e trasparenza”.

No ai codici identificativi

Nel corso dell’esame del ddl sicurezza, le commissioni Affari Costituzionali e Giustizia della Camera hanno respinto le proposte emendative dell’opposizione riguardanti i codici identificativi per le forze dell’ordine. La maggioranza sostiene l’uso delle body cam, ma si oppone ai codici identificativi sulle divise. Molteni ha spiegato che i codici identificativi possono diventare strumenti pericolosi, incentivando denunce facili e strumentali che danneggiano l’operato delle forze di polizia e aumentano i rischi per gli agenti.

Attuazione e linee guida per le body cam

Attualmente, alcune polizie municipali in Italia, come quelle in Emilia e Piemonte, già utilizzano le body cam. Il Ministero dell’Interno aveva assegnato in via sperimentale queste videocamere a 700 operatori di reparti mobili della polizia e a circa 250 militari dell’Arma. Le linee guida del Viminale prevedono che le immagini registrate dalle body cam possano essere conservate per un periodo massimo di sei mesi.

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Body cam per le forze dell’ordine, c’è il via libera del governo (foto ANSA) – Blitz quotidiano

Raccomandazioni del garante della privacy

Il Garante della privacy ha imposto alcune raccomandazioni per l’uso delle body cam, vietando le registrazioni a ciclo continuo e imponendo il trasferimento immediato delle immagini su un server per motivi di sicurezza. Queste misure sono volte a garantire la protezione dei dati personali e la sicurezza delle registrazioni. Fino ad oggi, l’uso delle bodycam era regolato da una circolare del 2022 che ne limitava l’impiego a situazioni di rischio per documentare gli accadimenti e tutelare il personale operante. Alcuni politici, come la senatrice Ilaria Cucchi di Avs, hanno richiesto un utilizzo più esteso e incisivo delle body cam, soprattutto nei servizi di ordine pubblico.

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