
Stefano Bonaccini (Foto Ansa)
Intervistato dalla Stampa, il presidente del Partito Democratico Stefano Bonaccini spiega che “la tanto vituperata Europa si sia mossa nel modo giusto. Ha reagito in maniera compatta, a parte il solito Orban, ma anche serena, senza mostrarsi timorosa, prospettando dei controdazi, che ora ha fatto bene a congelare. Deve andare avanti determinata nella trattativa, anche valutando un intervento sulle big tech americane”.
Le parole di Bonaccini
In vista del viaggio a Washington “spero che la premier Meloni abbia capito che puntare sull’amicizia personale con Trump non funziona. Il suo viaggio è legittimo ma è evidente che a questo punto abbia poco senso, non penso possa ottenere molto. Vada a sostenere la linea europea, consapevole che non c’è altra strada”.
Finora Meloni con Trump “si è mostrata molto timida, anche di fronte a espressioni offensive e clamorose nei confronti di noi europei, da parte di Trump e di Musk”.
Lei si sarebbe sentito a suo agio nella piazza di Conte una settimana fa? “Penso che il Pd abbia fatto bene ad andarci con una delegazione, mentre credo che abbia fatto male Conte a non partecipare a quella per l’Europa del 15 marzo. Cosa deve succedere ancora, in Italia e nel mondo, per non dirci che dobbiamo metterci insieme per battere i sovranisti?”. Rispetto alle questioni interne al Partito Democratico “penso mi si possa dar atto di aver sempre interpretato il mio ruolo nel partito con un atteggiamento costruttivo, nel dialogo con Schlein. Il peso della componente riformista è emerso chiaramente ogni volta che si è votato nei territori. Ora ci apprestiamo a dare lo stesso contributo per le prossime elezioni”. Sulla Campania “De Luca è stato un gran presidente, anche io avrei fatto volentieri un terzo mandato. Ma la legge è quella. Nessuno è indispensabile. Spero che Vincenzo decida di dare il suo contributo in questo senso e non si metta di traverso”.