Bufera politica. Tre i temi bollenti e divisivi: il nuovo stop dei treni, la rivolta con ultimatum di Zaia, lo scontro sullo scudo alla Polizia. In soldoni: opposizioni contro Salvini, il governatore del Veneto contro Giorgia Meloni e minaccia lo strappo, pronto a correre da solo; infine molti, in testa il Colle, sono contro lo scudo penale così come lo ha presentato Palazzo Chigi.
Passati ai margini delle discussioni temi non meno centrali. Li ricordiamo: la scuola che cambia tutto o quasi privilegando lettura e storia, musica e arte e potenziando il latino; il cambio di marcia della Ue sui migranti (“meno sbarchi, meno morti”); l’industria in caduta da 22 mesi (l’epicentro della crisi è sempre il settore auto in flessione del 37,5%); l’ennesima fumata nera per la Consulta, non c’è ancora l’accordo sugli ultimi due nomi (sicuri solo Marini e Luciani). E dopo 377 volte l’Aula di Montecitorio ha dato un segnale negativo; il che è francamente imbarazzante. Può essere che il siparietto in quel di Abu Dhabi – prima del summit dell’energia – tra Giorgia Meloni e il primo ministro albanese Edi Rama (il premier di Tirana, 60 anni, in ginocchio con un pacchetto rosso in mano, ha omaggiato “mia sorella Giorgia” nel giorno delsuo 48esimo compleanno) trovi spazio per un commento. Si vedrà. Per ora la controversia è incentrata sui tre argomenti chiave del momento.
Nuovo stop dei treni, Salvini in croce
Un guasto alla stazione Termini ha mandato in tilt la rete per alcune ore; ritardi in tutta Italia. In mattinata il maltempo aveva fermato il Sud. Opposizioni sulle barricate, hanno attaccato il ministro dei trasporti, Salvini. Elly Schlein e Giuseppe Conte duri:”Il ministro venga a riferire in Aula. Salvini paralizza l’Italia”. Renzi ha annunciato una mozione di sfiducia. Il martedì nero della Ferrovie terra’ banco per un po’. Poi finirà in cavalleria.
Zaia minaccia lo strappo
Il governatore del Veneto attacca sul terzo mandato. Lo vuole, sente di averlo guadagnato sul campo. E’ in sella dal 2010. Dice: ”Nessuna lezione da chi è da 30 anni in Parlamento”. E poi: ”In Veneto no a nomi calati dall’alto”. Cioè nomi proposti da qualche tavolo romano. E’ pronto ad correre da solo, non sarebbe la prima volta. Conta su due milioni di voti. Comunque confida in una soluzione.
Il Ddl sicurezza agita il Quirinale
Il governo ha presentato un piano per tutelare gli agenti, un meccanismo che eviti l’iscrizione automatica come indagati. Un provvedimento reso necessario dopo il recente caos nelle piazze. Ma qualcosa non torna al Colle che ha fatto gli opportuni rilievi. In sintesi: no allo scudo penale, per gli agenti meglio lo status degli 007.