Concedetemi queste poche righe giusto per esprimere un concetto abbastanza semplice. Quante volte abbiamo sentito dire dai nostri cari politici “veniamo da anni di disastri della sinistra”, oppure “veniamo da anni di disastri della destra”. Frasi dette per qualsiasi argomento-problema sul quale chi è attualmente al Governo non ha trovato una soluzione.
Capita spesso (forse troppo) di fare promesse e di dire “cambieremo il Paese” per poi ritrovarsi la realtà delle cose sbattuta in faccia. Non si cambia nulla in realtà perché quando si prova a farlo ecco che arrivano i problemi reali. Non i problemi sbandierati in campagna elettorale, ma quelli veri che in Italia sono tecnici e burocratici.
E allora quando accade questo si dà la colpa al Governo o all’amministrazione comunale precedente. Che suona come un game over istituzionale. Fine dei giochi. O meglio, il problema c’è ma non possiamo risolverlo e quindi è colpa di chi c’era prima. Con buona pace degli elettori.
Vale a Destra, vale a Sinistra, vale al Centro, vale al Centrodestra, vale al Centrosinistra. Insomma vale sempre. Ci sono stati dei commenti sui social in cui molti utenti dicevano che se un settore si blocca o ha disservizi la colpa non è del ministro o ministero di competenza, bensì dell’azienda che quel settore lo gestisce.
Vero, ma anche no. Un ministro, o chi per lui, vede, controlla e monitora. Invia richiami se ci sono problemi. Insomma, ha la gestione finale del tutto. Altrimenti (domanda provocatoria) cosa esistono a fare ministri e ministeri? Tanto vale votare un Capo di Governo e poi affidare scuola, trasporti, interni a privati o aziende statali.
Questo continuo scaricabarile (termine davvero brutto ma efficace) va avanti da un bel po’ di anni. Va avanti da quando prima governava la Destra e poi la Sinistra e poi ancora la Destra. Ma allora, stando così le cose, noi cosa votiamo a fare? Ah già, come nel calcio, a noi piacciono molto di più le bandiere dei risultati.