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Pier Ferdinando Casini (Foto Ansa)
Intervistato dal Messaggero, Pier Ferdinando Casini dice che “questa è una guerra che non doveva mai essere fatta. Ma il responsabile di questo massacro è uno solo e si chiama Putin”.
Le parole di Casini
“È Putin che ha violato le regole della legalità internazionale – sottolinea – è lui che ha occupato il Donbass e la Crimea, ed è lui che s’illudeva di prendere l’intera Ucraina nel giro di qualche giorno. È in corso un gigantesco capovolgimento della verità”.
Rispetto al presidente ucraino, pronto a dimettersi se il suo Paese entrerà nella Nato, Casini spiega: “In un momento in cui tutti giocano, Zelensky fa benissimo a stare al gioco. E soprattutto, considerando che i territori persi non saranno mai riconquistati, il problema è lo status futuro dell’Ucraina. Perché noi abbiamo il diritto, come europei, di essere garantiti sul fatto che tra qualche anno Putin non ricominci prendendo di mira qualche altro territorio”.
L’Unione Europea “ha compiuto il suo dovere. Il problema è che è affetta da nanismo politico. Ed è singolare che, a rimproverarglielo, siano proprio quei sovranisti che rifiutano di delegare potere”. Sull’Ucraina “constato un imbarazzo crescente del governo. Per fortuna l’altro giorno, alla convention dei conservatori americani, la premier ha avuto la dignità di dire che l’Ucraina va difesa. Per qualcuno, questo è il minimo che Meloni dovesse fare. Per altri, come il sottoscritto, non era così scontato. Mi auguro che Meloni utilizzi il suo rapporto con Trump per difendere le ragioni dell’Europa e non per assecondare l’onda che rischia travolgere l’Occidente”. Anche Schlein non si sta più immolando alla causa ucraina? “Sono reduce dalla manifestazione degli ucraini a Roma – risponde Casini -. Il Partito Democratico ha detto parole inequivocabili. Il resto è un processo alle intenzioni”.