“Quello che è accaduto in Parlamento è vergognoso”. Lo afferma la leader del Partito democratico Elly Schlein sui social, criticando l’assenza del governo, ieri, in Aula. Secondo Schlein, “Giorgia Meloni e i suoi ministri dovevano venire in Aula davanti al Paese a chiarire perché è stato liberato e rimandato in Libia un torturatore libico (Almasri, ndr) che era stato arrestato per un mandato di arresto della corte penale internazionale e invece” Meloni “pensa di cavarsela con un video sui social in stile Salvini”.
La leader del Pd sottolinea inoltre che “avevano deciso di mandare i ministri e oggi anche i ministri sono spariti”. Nonostante l’assenza del governo, “insieme a tutte le altre opposizioni abbiamo chiesto che Giorgia Meloni e i suoi ministri vengano a riferire in Aula e continueremo a insistere”.
La testimonianza delle vittime
In assenza di un’informativa ufficiale da parte del governo, “c’era qualcuno in Parlamento a fare una informativa sulla Libia e sono le vittime delle torture di Almasri che sono venute con le loro testimonianze a raccontare cosa ha voluto dire dentro quei centri di detenzione prendere le botte da questo criminale”.
Schlein chiede trasparenza: “Giorgia Meloni e i suoi ministri devono dire la verità al Paese su quello che è accaduto perché non si possono nascondere dietro altre responsabilità, dietro l’attacco alla magistratura”.
La scelta politica
Secondo la leader del Pd, “è evidente che mentono quando negano che è stata una scelta politica del governo italiano liberare e riportare con il rimpatrio più veloce della storia d’Italia questo torturatore libico a casa nel suo Paese”.
Le opposizioni chiedono chiarimenti: “Abbiamo chiesto a Giorgia Meloni e i suoi ministri di venire a riferire in Aula e continueremo a insistere per chiarire perché dichiarano la guerra ai trafficanti e poi li riaccompagnano a casa”. Inoltre, Schlein domanda “perché il ministro Nordio non ha risposto ai magistrati e la sua inerzia ha prodotto la scarcerazione e non sono andati a riarrestarlo e perché c’era un aereo già pronto da ore prima ad aspettarlo per riportarlo in Libia”.
Le contraddizioni sulla sicurezza
Il ministro Piantedosi ha dichiarato che “è un problema di sicurezza nazionale, l’ha detto anche Meloni ma la domanda è: se crea un problema di sicurezza in Italia non lo crea in Libia dove può continuare a torturare?”. La leader del Pd conclude ribadendo l’impegno delle opposizioni: “Noi continueremo a insistere”.