Politica

Cecilia Strada: “Il danno all’Italia è finanziare i trafficanti con i soldi delle nostre tasse”

Cecilia Strada, europarlamentare del Partito Democratico, ha rilasciato dichiarazioni forti durante l’evento “Lombardia e cooperazione – un nuovo modello per uno sviluppo condiviso”, organizzato dal gruppo regionale del PD al Pirellone. A margine dell’incontro, Strada è tornata sul caso Almasri, dopo le parole della premier Giorgia Meloni, e ha espresso la sua ferma opinione sulla gestione dei fondi pubblici. In particolare, ha dichiarato: “Io penso che il danno all’Italia sia continuare a usare i soldi delle nostre tasse per pagare i trafficanti di essere umani, finanziare gli stupri delle donne e tenere i bambini nelle prigioni: questo è il danno per l’Italia.”

La critica alla gestione delle tasse e dei fondi pubblici

Secondo Cecilia Strada, l’Italia sta commettendo un errore grave nel continuare a utilizzare i fondi pubblici per attività dannose anziché per migliorare le condizioni interne. “Il danno è far finta di fare il bene del Paese quando continuiamo a usare le nostre tasse per alimentare il traffico di esseri umani e non per ridurre la pressione migratoria”, ha aggiunto l’europarlamentare.

Cecilia Strada: “Il danno all’Italia è finanziare i trafficanti con i soldi delle nostre tasse” (foto ANSA) – Blitz quotidiano

Strada ha poi sottolineato un punto fondamentale, cioè il principio che dovrebbe orientare la cooperazione internazionale: “Il principio che dovrebbe orientare la cooperazione è quello di mettere al centro le persone.” Tuttavia, secondo la sua osservazione, questo principio è spesso ignorato. In qualità di parlamentare europea, ha spiegato che ciò che sta accadendo è un “spostamento del senso della priorità e dei fondi dal sostenere la cooperazione e lo sviluppo al fare partenariati con paesi terzi per gestire flussi migratori”. Questo approccio, ha detto, non ha come priorità il benessere dei cittadini.

Le conseguenze delle politiche attuali

Secondo Strada, questo spostamento di priorità si traduce frequentemente in politiche che non mirano al miglioramento delle condizioni di vita delle persone. “Tante volte si traduce non nella cooperazione ma nel finanziare le violazioni dei diritti umani”, ha affermato. La parlamentare ha messo in luce come le risorse destinate alla cooperazione vengano invece deviate per finanziare pratiche che contravvengono ai diritti fondamentali, sostenendo un sistema che, a suo avviso, deve essere smantellato per il bene della società e delle persone.

 

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Amedeo Vinciguerra