Che cosa pensa Mattarella del governo Meloni? quali sono i rapporti tra Quirinale e Palazzo Chigi?

Che cosa pensa Sergio Mattarella del governo guidato da Giorgia Meloni? E di converso quali sono i rapporti tra il Quirinale e Palazzo Chigi? Si dice a ragione che il futuro del nostro Paese dipende molto dal “feeling” che c’è tra i due personaggi più importanti dell’Italia. I rumors e le indiscrezioni si susseguono. C’è chi sostiene che il capo dello Stato mal digerisca la premier; mentre qualcuno ipotizza il contrario e afferma che mai come in questo momento il dialogo fra i due sia cordiale e forse inaspettato.

E’ il premierato che Giorgia vuole a tutti i costi a rendere difficile la vita fra i due. Perchè? I pessimisti ritengono che una volta che questa ipotesi diventi legge, Mattarella avrà meno voce in capitolo del presidente del Consiglio. Lei sarà eletta direttamente dal popolo e il  voto popolare è al di sopra di tutto. E’ la volontà degli italiani a dirlo. “Non è vero niente”, rispondono gli ottimisti. Per il Quirinale non cambierà nulla. Il  premierato vuole soltanto raggiungere quella stabilità di governo che oggi non c’è”. 

Questo doppio ragionamento infuoca gli animi e ognuno cerca di dimostrare la propria tesi. Sono i rapporti fra i due staff che non vanno, probabilmente fra i seguaci di Mattarella e di Meloni non corre buon sangue e allora ecco qui che non ci sarà mai una vera e propria sintonia fra i due palazzi. A tutt’oggi questa è la situazione e mai è stata corretta o per lo meno “aggiustata”. Fino a che Il Foglio, quotidiano diretto da Claudio Cerasa, non ha scritto un lungo editoriale sul giornale che lui guida.

E’ fuor di dubbio che non c’è grande sintonia fra i due staff. Senza fare nomi e cognomi gli screzi sono stati evidenziati e mai corretti. Ma un conto è parlare di collaboratori (anche se stretti al loro capo); un altro è capire e mettere in evidenza aspetti nuovi che rendono ben diversa la situazione. Mattarella- Meloni sarebbe un asse ben consolidato. Sia pure se in maniera sotterranea capo dello stato e presidente del consiglio si incontrerebbero un paio di volte al mese e, davanti a una bistecca alla fiorentina e un piatto di buona verdura, dibatterebbero dei vari problemi che affliggono l’Italia.  Che fare allora? Dar ragione al ministro Francesco Lollobrigida il quale pensa che proprio durante una cena si è arrivati a trovare un accordo anche su temi alquanto spinosi?

Al di là del pensiero del responabile del dicastero dell’agricoltura, pare davvero che in questi incontri Mattarella e Meloni abbiano trovato una quadra. Sul futuro dell’Europa, sulla spinosa questione della riforma della giustizia e financo sul premierato, cioè su quella madre di tutte le riforme che Giorgia pone in primo piano. Ora cercare di sapere che cosa si siano confidati i due presidenti è impresa impossibile, nessuno può essere in grado di trarre delle conclusioni; però il fatto che loro due si incontrino e consumino una cena insieme è un particolare di non poco conto. 

Nessuno potrà negare, nemmeno il più pessimista dei commentatori, che questa è una notizia di notevole importanza. Notizia? “No è solo una indiscrezione che non ha il minimo riscontro”, sostengono coloro che non condividono  l’articolo di Claudio Cerasa.

Però è fuor di dubbio che a parte qualche discrepanza fra i due non ci sia mai stato un dissidio profondo. Nemmeno nel monento in cui Maria Elisabetta Casellati ha presentato il suo disegno di legge in Parlamento. Si arriverà ad un referendum popolare per approvare il premierato? Molto probabilmente si ed è per questo che coloro i quali hanno poca fiducia tra Quirinale e Palazzo Chigi dicono che quello sarà il momento della verità.

Ricordano il precedente di Matteo Renzi e si dicono sicuri che il popolo boccerà la riforma. D’accordo, ma se il presidente della Repubblica non fosse contrario all’idea di Giorgia Meloni, che cosa potrà succedere? Certo, l’esito sarebbe sempre dubbio…… ma renderebbe più sicuri i favorevoli al premierato. 

 

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Bruno Tucci