Politica

Che un partito italiano invocasse sanzioni contro l’Italia non si era mai visto, la lotta sui migranti incendia

Che un partito politico italiano invocasse sanzioni dell’Europa contro l’Italia non si era mai visto in tempo di pace. A questo punto è scesa la lotta fra maggioranza e opposizione. All’origine c’è la polemica sui migranti. Germania, Francia, Inghilterra, Polonia ci vogliono imitare, da noi si invoca la mannaia giudiziaria.

È un’altra invasione di campo”, grida la destra. “No, i giudici hanno solo applicato la legge”, replicano a sinistra. Eccolo lo scontro frontale tra magistratura e politica.

Mai è stato così duro. Ma in questo caso non si tratta di giocare una stracittadina, ma di stabilire qual è il rapporto fra due poteri dello Stato.

E’un grande problema che si trascina da anni e che ancora una volta manda in tilt un Paese “a cui è stato fatto un danno gravissimo”, sostiene la maggioranza. Il flop si è verificato in Albania: 16 migranti trasferiti nel nuovo centro sull’altra sponda dell’Adriatico sono stati fatti tornare indietro.

La legge su cui si era basato l’esecutivo non c’è più. I giudici hanno stabilito che i migranti debbono innestare la “marche arriére” perché la Corte di giustizia europea il 4 marzo scorso aveva deciso il criterio di paesi sicuri e non.

Guerra tra Schlein e Meloni sugli immigrati

Che un partito italiano invocasse sanzioni contro l’Italia non si era mai visto, la lotta sui migranti incendia – Blitzquotidiano.it (Schlein e Meloni, foto Ansa)

A Roma, il tribunale ha preso alla lettera quella sentenza ed ha fatto fare marcia indietro alle navi della Marina Militare. “Un flop di cui la destra italiana si dovrebbe vergognare”, tuona Elly Schlein.

Ed aggiunge senza peli sulla lingua: “Il governo dovrebbe ritornare sui suoi passi e chiedere scusa per quel ha combinato”. Si va oltre, si parla di danno erariale ricordando gli 800 milioni di euro che sono stati spesi per un viaggio di andata e ritorno durato un giorno.

“Potevano essere dati alla Sanità che piange, basta far visita ad un qualsiasi ospedale italiano per rendersene conto”.

“Leveremo ai giudici il compito che la Costituzione non gli assegna. Non bisogna dimenticare che il potere legislativo spetta al Parlamento e in alcuni casi al governo”, si risponde a queste accuse.

Insomma, comunque la si voglia girare siamo dinanzi ad un conflitto che non è nuovo, purtroppo. Secondo alcuni la magistratura deborderebbe dai suoi poteri, ma questo è un concetto che non ha nessuna base.

Due sostantivi fanno da sfondo a questo pericoloso duello: vergogna e complotto. Il primo è attribuibile alla sinistra; il secondo alla maggioranza che accusa inesorabilmente le ONG (organizzazioni non governative) che sono dalla parte dei trafficanti di esseri umani.

Così in questo caso interviene la malavita organizzata la quale è convinta che con i migranti si guadagna più che con la droga. Allora, invece di dividersi e di parlare di duello all’infinito, perché non ci si mette d’accordo per il bene del Paese?

Invece no, si continua su questa strada all’infinito e si ritiene che il piede di guerra abbia una sua base specifica: le toghe non vogliono la riforma Nordio, sono contrarie al cento per cento ed allora quando gli si presenta l’occasione non perdonano.

“L’Italia è stata così riaperta ai clandestini. Nelle città, la malavita aumenterà e chi dovremo ringraziare se non la magistratura?”. La risposta è durissima e piena di infuocato umorismo:  “Vedrete, presto si parlerà del reato di immigrazione surrogata”.

Un partito invoca sanzioni

Il problema riguarda il futuro perché non si può vivere in due Stati diversi, nemmeno fossimo israeliani e palestinesi. Il potere legislativo spetta al Parlamento, quello giudiziario alla magistratura. Perché non si trova un  definiamolo accordo?

La verità è che nessuno vuole rinunciare a qualche privilegio servendosi di interpretazioni che spesso fanno a pugni fra di loro.

Stando così le cose, Giorgia Meloni parla chiaro: “Lunedì sarà convocato il consiglio dei ministri e cercheremo di cambiare una legge che non potrà subire distorsioni. Vogliamo un Paese sicuro dove la gente potrà vivere in santa pace”.

Sono questi gli obiettivi dell’attuale maggioranza? La minoranza sorride: “Siamo sull’orlo di un tracollo finanziario ed ancora pensate di dettar legge. Isolati in Europa e insignificanti nel mondo”.

La destra rammenta i dati, perché le parole volano, restano i fatti. “Lo spread è fermo da tre anni, è ai minimi storici. Chi riteneva che l’Italia con la destra sarebbe presto fallita è servito. In parole semplici quando il Palazzo finirà di litigare e di spaccarsi con un altro potere dello Stato? La speranza è che non sia troppo tardi.

Bruno Tucci Inviato da iPhone

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Bruno Tucci