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Ci mancava solo il Sangiuliano piangente in diretta tv

Che il ministro della Cultura per difendere le sue azioni, qualsiasi esse siano, possa farsi intervistare per 20 minuti, con tanto di lacrimucce, dal direttore del telegiornale statale più importante e andare in onda sul canale statale più importante è una roba davvero incredibile. Per completare l’opera e renderla davvero più divertente almeno avrebbero potuto mettere qualche fan piangente alle sue spalle, un po’ come avviene in Corea del Nord al passaggio di Kim Jong-un. Almeno il tutto sarebbe stato davvero più grottesco e artistico.

In questa Italia sfasciata dove nessuno fa più figli, dove esultiamo per un lavoro precario e povero, dove ormai non va più a votare nessuno perché la classe politica è una delle più tristi che si ricordi ma anche perché a nessuno importa più della cosa comune, bene, in questa Italia qua, che tra l’altro neanche conta più nulla a livello internazionale e che se ne frega delle guerre all’orizzonte, ormai ci facciamo andare bene tutto. Anche un Sangiuliano piangente. Cari italiani, meritiamo davvero l’estinzione verso cui ci stiamo dirigendo. 

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