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Conte attacca la Meloni: “Farà la gregaria a vita, ieri di Biden che la baciava in fronte, oggi di Trump e Musk di cui fa la cheerleader”

Intervistato dalla Stampa, il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte attacca Giorgia Meloni. Tra Trump e l’Europa, dice Conte, la premier ha già scelto: “Farà la gregaria a vita, ieri di Biden che la baciava in fronte, oggi di Trump e Musk di cui fa la cheerleader. E continuerà in questo ruolo subalterno adempiendo ai compiti che le vengono chiesti: di qui il sostegno incondizionato a Netanyahu e lo strappo dell’accordo sulla via della Seta con la Cina. Altro che ‘schiena dritta’, altro che ‘sovranismo’: siamo solo degli irrilevanti satelliti nella galassia di Washington”.

Le parole di Conte

“Se Trump ci scavalca è perché l’Europa e l’Italia sono state incapaci di definire una strategia politica. È stato un grave errore puntare sull’escalation militare e sulla logica bellicista, che Giorgia Meloni ha abbracciato anche per ragioni ideologiche. E oggi si ritrova spiazzata da Trump sia per l’Ucraina sia per i dazi, al punto che si è completamente inabissata. Scappa dappertutto: dal Parlamento, dai vertici internazionali, dalla realtà di un disastro economico che impoverisce gli italiani. Su questo siamo pronti a una grande manifestazione di piazza”.

Per Conte “l’Europa ha solo una strada per rimediare ai propri fallimenti: una conferenza di pace internazionale, con uno scatto di orgoglio politico, per definire un nuovo ordine mondiale multipolare”. Insomma “sarebbe il momento di chiamare a confronto tutti i player mondiali, dalla Cina ai Brics”.

L’ex premier considera importante “accelerare su difesa e politica estera comune. Ma qui c’è un equivoco. Questo non si fa buttando sulle spese militari soldi destinati al sostegno delle filiere industriali, al lavoro e al capitale umano. Né scorporandole dal Patto di stabilità, altra follia su cui non capisco cosa Meloni e Crosetto abbiano da festeggiare, mentre le nostre imprese sono in crisi”. Sul fronte economico, afferma Conte, “c’è un quadro di distruzione”. che “è peggio del virus: ventitré mesi di calo della produzione industriale scesa ai numeri dell’era Covid, zero virgola di crescita, sofferenza delle imprese sul caro-bollette. È ora di chiamare i cittadini a una grande mobilitazione”.

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Gianluca Pace