I palestinesi non arretrano sulla manifestazione del 5 ottobre a Roma. O almeno una parte di loro. E l’allerta sicurezza in città è al massimo. Dopo il divieto della Questura e la conferma del diniego da parte Tar, infatti, i giovani palestinesi e le realtà vicine a loro, in piazza andranno comunque.
Corteo Pro Palestina sabato, Roma blindata
Al contrario della Comunità palestinese di Roma e Lazio che ha deciso di non disobbedire, concordando la data del 12 ottobre. Si innalzano quindi tutti i dispositivi di sicurezza nella Capitale per il fine settimana. Il corteo della discordia nel sabato che precede la data del 7 ottobre, anniversario dell’attacco di Hamas in Israele, sarà accolto da una capitale blindata, fino ai caselli autostradali. Con servizi a cerchi concentrici che partiranno dal luogo in cui gli attivisti si sono dati appuntamento, Piramide.
Il sabato utile prima del 7 ottobre
Controlli quindi ai caselli autostradali e nelle stazioni per intercettare eventuali arrivi di manifestanti da fuori Roma e un dispositivo di sicurezza sempre più stringente sabato attorno all’area di piazzale Ostiense dove potrebbero confluire alcuni gruppi per la manifestazione pro Palestina nonostante il divieto della Questura comunicato nei giorni scorsi.
Sarà massima l’attenzione per intercettare eventuali infiltrati violenti. Sotto la lente in queste ore anche i social, in particolare quelli riferibili ad ambienti anarchici e universitari. Le misure di sicurezza per la giornata di sabato verranno messe a punto domani in un tavolo tecnico in Questura, presieduto dal neo questore Roberto Massucci.