“No comment sulla Cpi (la Corte penale internazionale ndr), ho molte riserve sul comportamento della Corte su questa vicenda. Forse bisognerebbe aprire un’inchiesta sulla Corte penale, bisogna avere chiarimenti su come si è comportata”. A dirlo è il ministro degli Esteri e vicepremier, Antonio Tajani.
Parlando dello scontro in corso tra la Cpi e il Governo italiano sul caso Almasri, Tajani, in un colloquio con La Stampa e Il Messaggero, spiega: “Possono fare tutti gli esposti che vogliono, ci vuole molta pazienza. Con la Cpi vale ciò che vale per l’Europa, non è che se sei europeista devi essere sempre d’accordo con tutto”.
Prosegue Tajani: “Criticare non significa porsi contro le istituzioni. Trovo inoltre del tutto legittimo contestare certi atteggiamenti della Corte che ha preso decisioni politiche. Le istituzioni sono fatte di uomini e, se obietto, per esempio, che l’Onu si è mossa in ritardo sull’Ucraina, non sto affatto contestando la funzione delle Nazioni Unite”.
Sull’offensiva di Trump contro la Cpi e la difesa di Netanyahu, Tajani afferma: “L’America non fa parte della Corte dell’Aja e neppure Israele. Quanto all’Italia, ho detto mille volte che ci vuole pragmatismo. Seppure Netanyahu venisse in visita da noi, come potremmo arrestarlo? Ve lo immaginate? Ingaggiamo un conflitto a fuoco con gli agenti del Mossad? E poi, perché? Perché lo dicono tre giudici, uno dei quali è andato a lavorare in Libano e ripete che il suo nemico è Israele? La giustizia è una cosa seria. E comunque, io sono sulla posizione francese: i capi di Stato non si arrestano, bisogna essere realisti”.
Cosa è la Corte penale internazionale
La Corte penale internazionale è un’istituzione pensata e voluta dalla comunità internazionale sin dal 1948, all’indomani della fine della seconda guerra mondiale. Il periodo della guerra fredda allontanò però l’accordo tra gli Stati, che finì in stallo fino al 1994, anno in cui venne costituito un apposito comitato all’interno delle Nazioni Unite, il quale portò allo Statuto di Roma che nel 1998 ha istituito la Corte penale internazionale.
La sede della Corte penale internazionale è all’Aja, nei Paesi Bassi. Si occupa dei crimini internazionali commessi dagli individui. La Corte è stata riconosciuta da 123 Paesi, ma non da superpotenze come Russia, Stati Uniti e Cina. Israele ha firmato la Convenzione senza però ratificarla. Anche l’Ucraina non ne fa parte.
La Cpi esercita le proprie funzioni e i propri poteri sul territorio di qualsiasi Stato Parte. Per farlo, necessita di una apposita convenzione. La sua giurisdizione può estendersi al territorio di ogni altro Stato che ne faccia richiesta.
Si parla molto della Corte penale internazionale in queste ore per via dell’ordine esecutivo firmato da Trump contro i giudici, a seguito del mandato di cattura emesso contro il premier israeliano e il ministro della Difesa per la distruzione di Gaza.
In Italia se ne parla invece per il caso Almasri, il capo della polizia giudiziaria libica riaccompagnato in patria con un aereo di Stato, malgrado su di lui pendesse un mandato di cattura internazionale per crimini contro l’umanità.
Il procedimento contro l’Italia
Intanto fioccano smentite su un presunto provvedimento deciso dalla Corte nei confronti dell’Italia. Secondo Avvenire, un cittadino sudanese, vittima delle torture del comandante libico, avrebbe inviato una mail alla Corte penale internazionale sostenendo che Meloni, Piantedosi e Nordio “hanno abusato dei loro poteri esecutivi per disobbedire ai loro obblighi internazionali e nazionali”. Ma l’esecutivo ha precisato che non esiste nessun procedimento aperto e il ministro della Giustizia potrebbe ora formalizzare alla Cpi una richiesta di spiegazioni sulle incongruenze nelle procedure per il mandato di arresto.