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Cosa prevede il decreto Caivano e quali sono le zone in cui si interverrà con norme anti-degrado (foto Ansa) - Blitz Quotidiano
Il Governo, nelle scorse ore ha approvato ponendo la fiducia alla Camera il cosiddetto decreto Emergenze. Il provvedimento ora è stato inviato al Senato per essere convertito in legge in maniera definitiva.
Si tratta di una sorta di decreto che le opposizione hanno ribattezzato “Omnibus” perché prevede diverse cose. Formato da dieci articoli, tra questi sono previsti specifici interventi infrastrutturali e di riqualificazione urgenti per fronteggiare situazioni di degrado e disagio giovanile. Interventi di cui si è parlato molto nei mesi scorsi. Il decreto, già nella sua prima stesura, era stato infatti ribattezzato “Caivano” dopo i fatti di estremo degrado emersi nel quartiere del Parco Verde proprio nel comune in provincia di Napoli.
Cosa prevede il decreto Emergenze (meglio noto come decreto Caivano)
Il decreto prevede che venga nominato un Commissario straordinario che predisponga ed attui un piano straordinario di progetti di riqualificazione sociale, d’intesa con comuni e aree metropolitane ad alta vulnerabilità. La spesa complessiva prevista è di 180 milioni di euro spendibili nel triennio 2025-2027.
I fondi arriveranno dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (il Pnrr) e si agganciano alla “straordinaria necessità e urgenza” di introdurre disposizioni per garantire la tempestiva attuazione di questi interventi.
Le aree interessate dal decreto anti-degrado
Al commissario straordinario viene affidato il compito di predisporre ed attuare un piano di interventi infrastrutturali e di progetti di riqualificazione che riguardano alcune zone difficili delle periferie italiane. Si tratta di alcune aree di Rozzano (provincia di Milano), del quartiere Alessandrino-Quarticciolo di Roma, di Scampia-Secondigliano, a Napoli.
Le altre località interessate dal progetto sono quelle di Orta Nova (Foggia), Rosarno-San Ferdinando (Reggio Calabria), Quartiere San Cristoforo (Catania) e Borgo Nuovo (Palermo).
Il decreto stabilisce anche la possibilità di una semplificazione delle procedure di concessione di immobili pubblici per fini sociali, con particolare riferimento al sostegno a enti del terzo settore operanti in ambito artistico e culturale, sociosanitario, sportivo, di contrasto alla povertà educativa e per l’integrazione.

Il piano straordinario è predisposto dal Commissario che dovrà renderlo operativo entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto, d’intesa con i comuni interessati e con il Dipartimento per le politiche di coesione e per il sud della Presidenza del Consiglio.
Il Commissario straordinario nominerà sei subcommissari. Potrà anche richiedere il supporto di altri due esperti in aggiunta a quelli già previsti.