![Giuseppe Conte](https://www.blitzquotidiano.it/wp-content/uploads/2025/02/giuseppe_conte_agora-1024x683.jpg)
Nei talk show italici sotto tiro c’è la politica economica del governo. “Meloni governa da due anni, dove sono andati i soldi? Alle banche” attacca Pier Luigi Bersani. Sulla stessa linea, il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte: “In due anni e mezzo di governo mi dite una misura per cui potrete ricordare positivamente questo governo? Nulla di nulla”.
Restano poi le polemiche per la vicenda Almasri. “Son passati venti giorni – tuona la deputata del Movimento 5 Stelle, Chiara Appendino – ma perché Meloni non viene in Aula a dire che doveva tutelare Eni e che voleva evitare altri arrivi?”. Dall’altra parte del fronte, il direttore di Libero Pietro Senaldi: “L’opposizione chiede la sfiducia contro Nordio perché vuole un ministro al giorno da insultare”.
Ecco un po’ di zapping tra i talk show italici:
“L’Italia di Giorgia Meloni è pavida, spaventata, si accoda ai potenti di turno”. (Carlo Rovelli, DiMartedì)
“Meloni governa da due anni, dove sono andati i soldi? Alle banche”. (Pier Luigi Bersani, DiMartedì)
“In due anni e mezzo di governo mi dite una misura per cui potrete ricordare positivamente questo governo? Nulla di nulla. Aumentano gli stipendi dei ministri e dei sottosegretari e hanno tolto cento euro a chi ne guadagna settecento. Sono tutti in difficoltà col carovita. Le bollette stanno raddoppiando. Gli unici che sorridono sono le industrie delle armi e le banche”. (Giuseppe Conte, Movimento 5 Stelle, Agorà)
“I CPR in Albania funzionano solo dal punto di vista della propaganda ma sono un inutile spreco di soldi”. (Emiliano Fittipaldi, Tagadà)
“Almasri? Non è stato chiarito nulla, Meloni una donna in fuga, per lei una macchia nera in una giacca già nera”. (Massimo Giannini, Otto e mezzo)
“La verità è che il governo ha fatto un disastro”. (Pierfrancesco Maiorino, Partito Democratico, 4 di Sera)
“Azione ha detto che la vicenda Almasri meritava chiarezza, non verso le opposizioni ma verso il Paese. Quando si parla di stupri su bambini, donne e uomini, la politica deve avere l’attenzione e il rispetto della gravità di ciò di cui si sta parlando. I cittadini meritano di sapere se le scelte del governo sono state fatte sulla base di un interesse nazionale, di sicurezza nazionale e di segreto. Chi è al governo ha una responsabilità che deve esercitare, anche di trasparenza verso il Paese. E questo è anche nell’interesse dello stesso governo”. (Elena Bonetti, Azione, Sky Start)
“La Corte Penale Internazionale chiede chiarimenti, come li chiediamo noi, su questa vicenda. Il governo ha liberato uno stupratore di bambini che doveva marcire in carcere. Son passati venti giorni, ma perché Meloni non viene in Aula a dire che doveva tutelare Eni e che voleva evitare altri arrivi?” (Chiara Appendino, Movimento 5 Stelle, L’aria che tira)
“Il governo a partire dalla Meloni continua a scappare dal parlamento e non dà le spiegazioni della liberazione di un criminale, di uno stupratore, di un assassino. La mozione di sfiducia è uno strumento per far tornare in Aula Nordio”. (Angelo Bonelli, Alleanza Verdi e Sinistra, Agorà)
“Le mozioni di sfiducia? Spero ne facciano tante, finiscono in niente”. (Claudio Borghi, Lega, Agorà)
“Il ministro ieri ha fatto un inversione a U scrivendo alla Corte Penale Internazionale per lavorare insieme. È l’ammissione dei propri errori”. (Claudia Fusani, Agorà)
“L’opposizione chiede la sfiducia contro Nordio perché vuole un ministro al giorno da insultare”. (Pietro Senaldi, 4 di Sera)
“La rottamazione ricrea il rapporto con il fisco per aziende e famiglie indebitate”. (Edoardo Rixi, Lega, Coffee Break)
“La proposta della Lega di rottamazione/rateizzazione lunga, presentata alla Camera lo scorso 27 novembre e ora presentata anche al Senato, è un provvedimento di buon senso finalizzato a sanare il pregresso per circa 23 milioni di contribuenti”. (Luigi Gusmeroli, Lega, Rai News 24)
“A un mese e mezzo dall’approvazione della legge di bilancio, Matteo Salvini se ne viene fuori con l’ipotesi di rottamazione delle cartelle, che costerebbe 5 miliardi. Vi sembra serio? La disperazione di un perdente”. (Elsa Fornero, DiMartedì)