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Cosa si dice in TV, Conte: “Ha ragione Grillo, il suo Movimento è morto ed è stato rifondato”. Renzi: “Sarebbe bello uno streaming tra loro due”

Nei salotti italici, almeno durate il giorno, si è battibeccato ancora sulle sorti del Movimento 5 Stelle. E in tivvù, all’improvviso, in mattinata è comparso anche Giuseppe Conte che, ancora una volta, ha tuonato contro Beppe Grillo: “Grillo ha ragione in un certo senso, il M5s fondato da lui è morto, ma non sono morti i principi e valori perché c’è stata una rifondazione da parte degli iscritti”. Matteo Renzi, comdodo sulla poltrona, ha sparso un po’ di sale sulla ferita: “Forse ci vorrebbe uno streaming Conte-Grillo per capire come è finito il M5S”. Alessandro Gonzato ha rilanciato sul filo dell’ironia: “Conte è un genio! Erano per il garante, ora sono contro il garante, Conte era l’avvocato del popolo e si è comprato il tribunale”. In serata, invece, a Otto e mezzo si è discusso della crisi politica in Francia. “La destra – ha detto Rosi Braidotti – ha trasformato la crisi delle democrazie liberali in amore per il capo forte. Il sovranismo è diventato uno stato d’animo, molto irrazionale”.

Ecco un po’ di zapping tra i talk show italici:

“Grillo ha ragione in un certo senso, il M5s fondato da lui è morto, ma non sono morti i principi e valori perché c’è stata una rifondazione da parte degli iscritti”. (Giuseppe Conte, Mattino 5)

“Forse ci vorrebbe uno streaming Conte-Grillo per capire come è finito il M5S. Io non ci metto bocca”. (Matteo Renzi, Agorà)

“Senza secondo mandato cade tutta l’impalcatura del MoVimento”. (Franco Bernabè. Omnibus)

“Cosa ci dice questo scontro tra Grillo e Conte? Una grande tristezza, sotto il profilo umano. La scelta scenica di Grillo poi è all’opposto della trovata del gommone che veleggiava sulla folla di Bologna”. (Ferruccio De Bortoli, Omnibus)

“Beppe Grillo patriarcale e padronale, torni a fare gli spettacoli così magari qualcuno va ancora a vederlo”. (Alessandra Maoiorino, Movimento 5 Stelle, L’aria che tira)

“Conte è un genio! Erano per il garante, ora sono contro il garante, Conte era l’avvocato del popolo e si è comprato il tribunale”. (Alessandro Gonzato, L’aria che tira)

“Beppe Grillo paga l’aver fatto entrare il MoVimento nel governo Draghi”. (Francesco Silvestri, Movimento 5 Stelle, Tagadà)

“Il Movimento 5 Stelle era già cambiato una volta andato al governo. Da anti sistema erano diventati sistema. Grillo non ha mai amato Conte. I due non si sono mai presi. Ora i Cinque Stelle sono diventati il partito di Conte e sono diventati una cosa diversa. E Conte sa che la forza del M5S è prendere voti a destra come a sinistra: non si può appiattire sul campo progressista, rischierebbe di finire come Podemos in Spagna”. (Aldo Cazzullo, Tagadà)

“Un partito che ha governato con Lega e con il Pd non può parlare di coerenza”. (Augusto Minzolini, Tagadà)

“Le auto elettriche in Italia al momento solo il 4%. Tesla vende perché non è una produzione di massa. L’obiettivo è arrivare alla transizione ecologica senza che vincano le auto cinesi che son prodotte in modo inquinante: stiamo inquinando di più perdendo posti di lavoro”. (Carlo Calenda, Tagadà)

“Se arriva il gelo dalla Francia, è qualcosa che ci può riguardare e deve preoccupare”. (Lina Palmerini, Otto e mezzo)

“La stabilità non passa per forza per le alchimie di Macron, passa per il rispetto della realtà della Francia in questo momento. Macron deve prendere atto del cambiamento politico. Deve sciogliere i suoi dubbi”. (Mario Sechi, Otto e mezzo)

“La destra ha trasformato la crisi delle democrazie liberali in amore per il capo forte. Il sovranismo è diventato uno stato d’animo, molto irrazionale”. (Rosi Braidotti, Otto e mezzo)

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