Un po’ di strascichi dallo sciopero di venerdì, i soliti battibecchi tra maggioranza e opposizione e un pizzico di guerra interna al Movimento 5 Stelle. Questo il piatto che oggi viene servito nei talk show italici. Elsa Fornero, tirato l’arco, scaglia la sua freccia contro Salvini: “Gli attacchi contro lo sciopero? Attacca sempre, è una sua abitudine”. Grazia Di Maggio prova a difendere il governo: “Landini dice di voler fare una rivolta sociale ma senza conoscere i contenuti della manovra. Dov’era Landini quando il tasso di occupazione era più basso? Forse ora vuole iniziare una carriera politica”.
Ecco un po’ di zapping tra i talk show italici:
“Se il governo ha attaccato il diritto di sciopero? Salvini attacca sempre… È una sua abitudine. Landini non incita alla violenza. Landini è il contrario di una rivolta fisica. E gli operai che lui guida lo hanno capito benissimo”. (Elsa Fornero, Omnibus)
“La Lega nazional-sovranistra si è sgonfiata”. (Alessandro Campi, Omnibus)
“Il governo ha lo stesso consenso elettorale del 2022”. (Giorgio Mulè, Forza Italia, Omnibus)
“Landini dice di voler fare una rivolta sociale ma senza conoscere i contenuti della manovra. Dov’era Landini quando il tasso di occupazione era più basso? Forse ora vuole iniziare una carriera politica” (Grazia Di Maggio, Fratelli d’Italia, Agorà)
“Le critiche di Conte per il sì alla Commissione? Troppo facile fare così. Ci aiuti sui dossier”. (Nicola Zingaretti, Partito Democratico, Omnibus)
“Ogni volta che questo governo ha un problema, anziché affrontare il problema, mette sulla graticola coloro che lo pongono. Se una sentenza non va bene il problema sono i giudici, se i lavoratori e le lavoratrici scioperano allora il problema diventano i sindacalisti”. (Marco Furfaro, Partito Democratico, L’aria che tira)
“Questo governo colpevolizza lavoratori, lavoratrici e poveri, come ha fatto Salvini con la storia del chiodo e dall’altro lato, invece con i condoni, avvantaggia i ricchi”. (Fabrizio Romano, Partito Democratico, Agorà)
“Beppe Grillo vuol fare una rivelazione che non farà piacere a Conte”. (Antonio Padellaro, Tagadà)