Nei salotti dei talk show italici si parla, come ovvio, del caos treni. Al centro del dibattito c’è un solo uomo: Matteo Salvini. “La sua inadeguatezza – tuona l’ex ministra Elsa Fornero – è chiara a tutti, lui ha sempre cercato il capro espiatorio. Non sa cosa vuol dire assumersi responsabilità”. “A Salvini – dice la politologa Nadia Urbinati – non interessa il suo ministero perché non gli garantisce nessun guadagno dal punto di vista dell’audience”.
Il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri cerca di superare le polemiche: “Una celebre frase di Andreotti dice che ci sono due tipi di matti: quelli che credono di essere Napoleone e quelli che credono di risanare le Ferrovie”.
Ecco un po’ di zapping tra i talk show italici:
“Oggi Salvini avrebbe avuto una preziosa occasione per quell’operazione verità su una rete ferroviaria dove ci sono centinaia di cantieri in corso. Forse sarà ridotto il numero di treni in circolazione, Salvini avrebbe potuto metterci la faccia ma non vuole essere associato ai Trasporti”. (Flavia Perina, L’aria che tira)
“Per un ministro la cura dei diritti dei consumatori dovrebbe essere la priorità. Ciò che colpisce è che fino a questo momento non c’è una spiegazione ufficiale e formale di quanto sta avvenendo. Il minimo sarebbe che il ministro, o chi per lui, andasse in televisione a parlare delle disfunzioni”. (Maurizio Molinari, L’aria che tira)
“Capisco perfettamente i disagi dei cittadini, dobbiamo però avere la serietà di spiegare perché la situazione è questa. Noi abbiamo delle linee ferroviarie vetuste, perché non si sono fatti investimenti per tanti anni. Anche grazie ai fondi del Pnrr si sono fatti investimenti importanti in tutta Italia. È chiaro che in questa fase in cui ci sono i lavori ci possano essere disagi, ma questi interventi vengono fatti per migliorare la portata della linea ferroviaria e permettere un servizio migliore domani. È oggettivo che essendoci tanti lavori c’è il rischio di accumulare ritardi”. (Riccardo Molinari, Lega, Sky Tg24)
“Una celebre frase di Andreotti dice che ci sono due tipi di matti: quelli che credono di essere Napoleone e quelli che credono di risanare le Ferrovie. Le ferrovie con il tempo si sono risanate e sono migliori rispetto a trenta o quarant’anni fa. Ci sono sicuramente dei problemi che vanno verificati. Ma Salvini non credo non metta l’attenzione necessaria, anche perché dietro ai trasporti e in questo caso alle ferrovie c’è il lavoro di tante altre figure, come direttori, macchinisti, ingegneri”. (Maurizio Gasparri, Forza Italia, Agorà)
“In queste ore Avs ha ideato una campagna social ‘Sveglia Salvini!’ per dire ai cittadini segnalateci i vostri disagi con il trasporto ferroviario e noi li recapiteremo al ministro dei trasporti. Evidentemente dorme e peraltro non ci aspettiamo soluzioni da parte sua anche se le vorremmo. Vorremmo intanto delle scuse: la situazione dei treni in questo Paese è sempre un incubo generalizzato per milioni di persone che utilizzano il mezzo pubblico . Ecco io credo che che serva qualche qualche cambio di passo”. (Nicola Fratoianni, Allenza Verdi e Sinistra, Agorà)
“L’inadeguatezza di Salvini è chiara a tutti, lui ha sempre cercato il capro espiatorio. Non sa cosa vuol dire assumersi responsabilità”. (Elsa Fornero, DiMartedì)
“Sono venuta qui in macchina… non volevo rischiare”. (Rosy Bindi, Tagadà)
“A Salvini non interessa il suo ministero perché non gli garantisce nessun guadagno dal punto di vista dell’audience”. (Nadia Urbinati, Tagadà)
“Ddl sicurezza? Vedo il tentativo di alimentare un’emergenza, non si fanno spogliare le persone in Questura”. (Arturo Scotto, Partito Democratico, Coffee Break)
“Il punto forte della destra è che dà l’impressione di risolvere i problemi”. (Antonio Padellaro, DiMartedì)