La caduta di Assad in Siria e la fine, si spera, dello scontro all’interno del Movimento 5 Stelle. Nei talk show italici non si parla d’altro. “Il ruolo di Beppe Grillo è marginale da tempo” dice Federico Geremicca parlando della svolta grillina. “Il tema vero – spiega Alessandra Ghisleri – sarà riuscire a trovare una nuova identità”.
Ma nei salotti si bisticcia e si discute anche di Siria. “Finita l’era di un dittatore sanguinario ma c’è rischio di un nuovo Stato islamico” avverte Rosy Bindi. “L’intero popolo siriano ha deciso di cambiare” dice il generale Paolo Capitini. Per Cecilia Sala, “in Siria l’esercito si è liquefatto, e per Russia e Cina” è successo qualcosa di analogo a quanto avvenuto in “Afghanistan per gli USA”.
Ecco un po’ di zapping tra i talk show italici:
“Il ruolo di Beppe Grillo è marginale da tempo”. (Federico Geremicca, Omnibus)
“Finalmente ora Conte si occuperà di tutto quel materiale che ci hanno consegnato gli iscritti”. (Ettore Licheri, Movimento 5 Stelle, L’aria che tira)
“Beppe Grillo si sentiva già perdente, il tema vero è riuscire a trovare quella nuova identità che coinvolga anche quel 20% che è ancora molto legato ai valori iniziali del MoVimento”. (Alessandra Ghisleri, L’aria che tira)
“Da oggi parte un nuovo M5S pronto a raccogliere le sfide che Italia e Europa devono affrontare con l’unico obiettivo della protezione delle fasce più deboli, perché noi siamo nati per non lasciare nessuno indietro”. (Vittoria Baldino, Movimento 5 Stelle, Agorà)
“In Siria l’esercito si è liquefatto, per Russia e Cina come l’Afghanistan per gli USA”. (Cecilia Sala, Omnibus)
“Finita l’era di un dittatore sanguinario ma c’è rischio di un nuovo Stato islamico”. (Rosy Bindi, Tagadà)
“L’intero popolo siriano ha deciso di cambiare. E’ bastato un soffio di vento per far crollare tutto. Nessuna formazione militare va in giro suonando il clacson e con i fari accesi facendo festa”. (Paolo Capitini, Agorà)
“Il Medio Oriente sta cambiando, gli Stati Uniti da tempo hanno fatto un passo indietro e ora si sta cercando un nuovo equilibrio. Oggi la Siria sarà un laboratorio del futuro politico del Medio Oriente”. (Marco Di Liddo, Coffee Break)
“Non c’è molto in cui sperare. Vedo che molti hanno declassato questi jihadisti a ribelli liberatori della Siria. Vorrei vederli prima all’opera”. (Marco Travaglio, Otto e mezzo)
“La Siria è uno Stato fallito. È più facile che diventi una serie di diversi Stati. Al-Jolani ha vinto una battaglia, ma non la guerra”. (Mario Sechi, Otto e mezzo)