
Massimo Giannini nello studio di Otto e mezzo
Nei salotti dei talk show italici si litiga sull’Ucraina e sulle divisioni all’interno della maggioranza. “Si negozia per far finta di fare… bieca propaganda” dice Massimo Giannini. Dall’altra parte del fronte, Marco Travaglio: “Chi ha preceduto Trump ha fatto incancrenire queste guerre”. “È evidente – tuona il deputato di Alleanza Verdi e Sinistra Angelo Bonelli – che nella maggioranza si stia consumando una guerra di logoramento, con una serie di atti politici che confermano le tensioni interne”.
“Non c’è un atto concreto di Salvini o della Lega – gli risponde il deputato di Forza Italia Giorgio Mulè – che vada in contrasto con quella che è l’espressione della politica estera del Governo, una linea chiara, coesa e condivisa, dimostrata anche con i voti alla Camera e al Senato”.
Ecco un po’ di zapping tra i talk show italici:
“Si negozia per far finta di fare… bieca propaganda”. (Massimo Giannini, Otto e mezzo)
“Chi ha preceduto Trump ha fatto incancrenire queste guerre”. (Marco Travaglio, Otto e mezzo)
“Pace trumpiana è una contraddizione in termini”. (Nathalie Tocci, Otto e mezzo)
“Putin non è cattivo, è un uomo crudele che uccide e fa uccidere”. (Gianfranco Pasquino, 4 di Sera)
“Questo governo è stato straordinario a mantenere l’economia in un momento difficile a livello mondiale”. (Marco Lisei, Fratelli d’Italia)
“Non è realistica una forza di interposizione europea”. (Roberto Arditti, Omnibus)
“Per Trump fondamentale il tempo, una trattativa breve conviene anche a Zelensky”. (Marcello Sorgi, Omnibus)
“Putin non ha fretta, tirerà in lungo. Lui e Zelensky vogliono andare incontro a Trump”. (Marta Dassù, Omnibus)
“È evidente che nella maggioranza si stia consumando una guerra di logoramento, con una serie di atti politici che confermano le tensioni interne”. (Angelo Bonelli, Agorà)
“Non c’è un atto concreto di Salvini o della Lega che vada in contrasto con quella che è l’espressione della politica estera del Governo, una linea chiara, coesa e condivisa, dimostrata anche con i voti alla Camera e al Senato. Nessun nega che ci sono state, ci sono e ci saranno distingui ma non incideranno sulla capacità di essere responsabilmente al Governo e di condividere in maniera coesa i prossimi passi che verranno”. (Giorgio Mulè, Forza Italia, Agorà)