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Cosa si dice in TV, Magi: “Le morti sul lavoro sono una piaga che per ora la politica non è riuscita a debellare”. Sechi: “I numeri degli incidenti sul lavoro sono i numeri di una guerra”

Nei talk show italici si parla della tragedia di Calenzano. “Le morti sul lavoro sono una piaga che per ora la politica non è riuscita a debellare” dice Riccardo Magi. “I numeri degli incidenti sul lavoro – gli fa eco Mario Sechi – sono i numeri di una guerra”.

Ma nei salotti televisivi si parla anche della crisi all’interno del Movimento 5 Stelle. “Beppe Grillo – racconta Gianluigi Paragone – sta pensando ad un suo partito, farà una lista Grillo per rompere le scatole a Conte”. E della crisi in Siria: “L’Italia – dice Lucio Caracciolo nel salotto di Otto e mezzo – è una villa nella giungla, tutto intorno a noi è caos”.

Ecco un po’ di zapping tra i talk show italici:

“Una tragedia immane. Le morti sul lavoro sono una piaga che per ora la politica non è riuscita a debellare. Resta il tema enorme della sicurezza da rafforzare e della carenza di ispettori del lavoro”. (Riccardo Magi, +Europa, Agorà)

“Stiamo cercando di aumentare le ispezioni per i controlli. Oggi certo proviamo rabbia e dolore”. (Claudio Duringon, Lega, Agorà)

“Le enorme esistono, forse sono anche fin troppe. Le norme però hanno bisogno di artigli per poter funzionare. Gli ispettori forse sono insufficienti. I numeri degli incidenti sul lavoro sono i numeri di una guerra”. (Mario Sechi, Agorà)

“I numeri evidenziano la debolezza della sesta economia più industruializzata del mondo”. (Maurizio Molinari, Agorà)

“Beppe Grillo sta pensando ad un suo partito, farà una lista Grillo per rompere le scatole a Conte”. (Gianluigi Paragone, Omnibus)

“Non è più il M5S, era ovvio che prima o poi fra Grillo e Conte si sarebbe creata questa querelle. Adesso è diventato il partito di Conte, il suo vero problema ora sono i voti”. (Maria Teresa Meli, L’aria che tira)

“Non serviva il pendolino di Maurizio Mosca per sapere che avrebbe rivinto Conte”. (Alessandro Gonzato, L’aria che tira)

“Giuseppe Conte vuole far esplodere la contraddizione tutta interna al PD sulle armi, sperando che la parte che vota no lo raggiunga. Però il primo anno che era nel governo Draghi votò sì all’invio, quindi le chiacchiere stanno a zero”. (Paolo Mieli, L’aria che tira)

“I soldi per le armi li trovano sempre, i flussi dalla Siria spero siano gestiti meglio dell’Albania”. (Luca Pirondini, Movimento 5 Stelle, Coffee Break)

“L’Italia è una villa nella giungla, tutto intorno a noi è caos”. (Lucio Caracciolo, Otto e mezzo)

“Reazione dopo il 7 ottobre è il suicidio di Israele”. (Massimo Giannini, Otto e mezzo)

“L’ossessione della sicurezza porta alla psicosi, reazione eccessiva di Israele che si crea nemici ovunque”. (Stefano Masini, Otto e mezzo)

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