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Ezio Mauro in collegamento con lo studio di Otto e mezzo
Nei salotti dei talk show italici si battibecca su quel che sta accadendo tra Stati Uniti e Russia. “Trump legittima Putin perché vuole trattare da imperatore a imperatore” dice Ezio Mauro. Sulla stessa linea, Carlo Puca: “A volte ridiamo di Trump ma cambiare il nome del Golfo del Messico è un’idea imperialista”. “L’Europa – spiega il direttore di Limes, Lucio Caracciolo – arriva sempre dopo, sempre in ritardo e divisa senza saper bene cosa fare”.
“Questo Marco Rubio che oggi ha incontrato Lavrov – sono le parole di Alberto Negri del Manifesto – ha portato con sé la testa di Zelensky da mettere sul tavolo”.
Ecco un po’ di zapping tra i talk show italici:
“Giorgia Meloni proviene da una cultura politica che non può accettare che in confini orientali dell’Europa siano protetti secondi i desiderata di Russia e America. Non condivido questo apocalittismo su Trump. Qualcuno per arrivare alla pace ci dovrà pur parlare con Putin”. (Annalisa Terranova, Otto e mezzo)
“L’Europa ha gli strumenti per poter contare qualcosa ma rimanendo uniti. Non dobbiamo rimanere imbambolati o sentirci delle vittime”. (Mariolina Sattanino, Otto e mezzo)
“Trump legittima Putin perché vuole trattare da imperatore a imperatore”. (Ezio Mauro, Otto e mezzo)
“L’Europa arriva sempre dopo, sempre in ritardo e divisa senza saper bene cosa fare”. (Lucio Caracciolo, Otto e mezzo)
“L’Europa ha ancora la possibilità di tornare in gioco”. (Antonio Caprarica, 4 di Sera)
“Abbiamo dato l’UE per scontata ma il mondo ha altre dinamiche, non abbiamo nemmeno un leader”. (Maria Chiara Gadda, Italia Viva, Coffee Break)
“A volte ridiamo di Trump ma cambiare il nome del Golfo del Messico è un’idea imperialista”. (Carlo Puca, Coffee Break)
“L’Europa avrebbe potuto svolgere un ruolo importante ma ha rinunciato, si è completamente piegata alla linea di Washington, riuscendo ad andare perfino oltre, perché gli europei sono stati più oltranzisti e bellicisti degli Stati Uniti”. (Angelo D’Orsi, L’aria che tira)
“L’Europa rischia di continuare a rimanere nella irrilevanza. Di fronte alla sfida che l’Europa ha di diventare adulta, cioè di poter competere nei tavoli internazionali che contano, o l’Europa fa uno scatto di orgoglio e dignità oppure non conterà nulla”. (Alessandra Moretti, Partito Democratico, L’aria che tira)
“Questo Marco Rubio che oggi ha incontrato Lavrov ha portato con sé la testa di Zelensky da mettere sul tavolo”. (Alberto Negri, Agorà)
“Perché proprio Riad? Forse gli Stati Uniti vogliono fare concessioni alla Russia nell’Est Europa in cambio di concessioni sull’Iran e nel Medio Oriente.”. (Germano Dottori, Agorà)
“L’Europa cerca faticosamente di parlare con una voce unica. Voce unica che è ieri è venuta a mancare”. (Stefano Montefiori, Agorà)
“Musk spera nella vittoria dei neo-fascisti, Meloni?” (Stefano Bonaccini, Partito Democratico, Tagadà)
“L’Europa non è più centrale da decenni”. (Carlo Fidanza, Fratelli d’Italia, Tagadà)
“Meloni non è contenta, si vede”. (Beppe Severgnini, Tagadà)
“Trump sta ancora assaltando la democrazia”. (Antonio Di Bella, Tagadà)