Nei salotti dei talk show italici si continua a parlare della conferenza stampa di Giorgia Meloni, del rapporto della premier con Elon Musk e Donald Trump e della liberazione di Cecilia Sala. “Questo è il momento della Meloni – dice Augusto Minzolini -. Se si ricandiderà? Io sono pragmatico: sono pronto a scommettere già da adesso che si ricandiderà. Ma la retorica fa parte della politica”. “La Meloni – spiega Pietro Senaldi – non ha ereditato un Paese in salute e non so se riuscirà a guarire. Ma il Paese ha fatto dei passi in avanti in Europa e nel mondo. Sicuramente l’economia sarà il capitolo più difficile”. “Le parole della Meloni su Elon Musk e Donald Trump? Se potessi – avvisa Antonio Padellaro – fare un titolo farei: dagli amici mi guardi Dio. Abbiamo visto una presidente del Consiglio in difficoltà: sono amici ingombranti”.
Ecco un po’ di zapping tra i talk show italici:
“Questo è il momento della Meloni. Se si ricandiderà? Io sono pragmatico: sono pronto a scommettere già da adesso che si ricandiderà. Ma la retorica fa parte della politica”. (Augusto Minzolini, Agorà)
“La conferenza stampa non poteva cadere in un momento migliore per Giorgia Meloni. Ma dire che tutto va bene è un elemento di debolezza”. (Corradino Mineo, Agorà)
“La Meloni non ha ereditato un Paese in salute e non so se riuscirà a guarire. Ma il Paese ha fatto dei passi in avanti in Europa e nel mondo. Sicuramente l’economia sarà il capitolo più difficile”. (Pietro Senaldi, Agorà)
“Le parole della Meloni su Elon Musk e Donald Trump? Se potessi fare un titolo farei: dagli amici mi guardi Dio. Abbiamo visto una presidente del Consiglio in difficoltà: sono amici ingombranti”. (Antonio Padellaro, Omnibus)
“Giorgia Meloni non è una commentatrice come me, lei deve dire cosa intenda fare l’Italia rispetto alle offese di Musk rispetto agli alleati italiani in Europa”. (Chiara Geloni, Tagadà)
“Meloni ci ha detto che questo governo non ha fatto favori a nessuno, ma la realtà è che hanno fatto veri e propri favori alla grande rendita finanziaria ed economica di questo Paese, non certo ai cittadini”. (Angelo Bonelli, Coffee Break)
“Che il partito di Giorgia Meloni la difenda ci sta. Ma bisogna essere seri. Per coprire i suoi silenzi FDI afferma che sono i giornalisti a fare le domande e che lei ha risposto a quelle. Ma alla domanda sui costi dell’energia Giorgia Meloni non ha risposto, dicendo che ‘non è questione che si può risolvere in 20 secondi’. Non è possibile accusare la stampa di non aver fatto le domande giuste e ignorare i veri problemi degli italiani. La Presidente del Consiglio oggi non stava facendo un comizio, ma parlava al Paese, in una ‘rara’ conferenza stampa. Non è possibile che non trovi le parole, al di là delle domande, per parlare e dare una risposta alle preoccupazioni degli italiani sulle bollette, liste d’attesa, costo dei carburanti”. (Francesco Boccia, Partito Democratico, Porta a Porta)
“Si è rotto l’equilibrio anche in Europa e Giorgia Meloni, in questo vuoto, ha capito che può giocare un ruolo. Ha fatto l’incontro con Trump e ha preso le sue carte per poter giocare le sue carte. E le ha giocate bene”. (Mario Calabresi, Piazzapulita)
“Nel caso di Cecilia Sala abbiamo visto un colpo di carambola. Roma, Washington, Teheran. È stata una triangolazione che ci dice che, forse, gli iraniani sono pronti a sedersi a un tavolo con gli Stati Uniti”. (Alberto Negri, Piazzapulita)
“Sala? L’Italia oggi conta di più rispetto a quanto non contavamo qualche tempo fa”. (Matteo Salvini, Dritto e rovescio)