Nei salotti dei talk show italici si parla degli scontri di sabato e del caos treni. Nel mirino c’è sempre lui: Matteo Salvini. “Il ministro interviene su tutto, cerca di rientrare al Viminale, ma evita di occuparsi del suo ministero” dice l’europarlamentare del Partito Democratico Alessandra Moretti. “La rete ha un carico di traffico pazzesco. I lavori vengono fatti per risolvere i problemi strutturali” è la difesa al ministro del deputato di Forza Italia, Raffaele Nevi. “E nel frattempo – attacca da un altro fronte Luigi Pirondini – questo ministro stanzia quasi 14 miliardi per il Ponte che non esiste e non esisterà mai”.
Ecco un po’ di zapping tra i talk show italici:
“Nessuno vuole stabilire che quando uno ha la divisa può fare qualsiasi cosa. Non dobbiamo difendere i cittadini dalle Forze di Polizia, dobbiamo aiutare le Forze di Polizia a difendere i cittadini”. (Giovanni Donzelli, Fratelli d’Italia, L’aria che tira)
“Se pensiamo all’attacco alla sinagoga di Bologna dobbiamo chiamare le cose con il loro nome. Quell’attacco non c’entra nulla con la difesa dei diritti del popolo palestinese ma è un atto di antisemitismo”. (Marco Minniti, L’aria che tira)
“Salvini interviene su tutto, cerca di rientrare al Viminale, ma evita di occuparsi del suo ministero. Nei trasporti regna il caos assoluto e la vicenda dei treni sta diventando drammatica . Non si tratta di disagi occasionali ma quotidiani. Le ingenti risorse europee di cui dispone Salvini potrebbero consentire una pianificazione e un cronoprogramma serio che eviti disagi ormai strutturali”. (Alessandra Moretti, Partito Democratico, L’aria che tira)
“Salvini ci prova… fa credere di essere lui il Ministro degli Interni”. (Marcello Sorgi, Omnibus)
“Il Capitano si occupa di tutto e di più ma il partito non lo segue come una volta”. (Alessandro Cecchi Paone, Coffee Break)
“E nel frattempo questo ministro stanzia quasi 14 miliardi per il Ponte che non esiste e non esisterà mai”. (Luigi Pirondini, Tagadà)
“La rete ha un carico di traffico pazzesco. I lavori vengono fatti per risolvere i problemi strutturali”. (Raffaele Nevi, Forza Italia, Tagadà)
“In questo periodo non vado in treno… è un’entita mistica”. (Carlo Calenda, Tagadà)
“I ritardi erano frequenti anche anni fa. I problemi sono spesso materiali e non credo si possano addebitare al ministro Salvini. Ferrovie dello Stato è una società privata. Ci sono questioni di sovraccarico e bisogna far in modo che le cose non si ripetano”. (Lucio Malan, Fratelli d’Italia, Agorà)