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Cosa si dice in TV, Senaldi: “Beppe Grillo non è un leader, è un guru”. Travaglio: “Ha perso lucidità”. Bersani: “La strada non la indicherà più lui”

Nei salotti dei talk show italiani, come ovvio, si parla della guerra civile all’interno del Movimento 5 Stelle. “Beppe Grillo non ha mai voluto essere un leader, è un guru” dice Pietro Senaldi di Libero. Sulla stessa linea Marco Travaglio: “Nemmeno Grillo sa il suo obiettivo, ha perso lucidità da parecchio tempo”. “Potrà ancora fare qualche danno – si unisce al coro Pier Luigi Bersani – ma la strada non la indicherà più lui”.

Ecco un po’ di zapping tra i talk show italici:

“Secondo me Beppe Grillo ha già perso. Siamo in tutt’altra fase. Grillo ha interpretato alla grande una fase dell’antipolitica. Lui ha avuto il merito di incanalare tutto questo nella scatoletta di tonno. Ma ora il Movimento è parte di una grandre area politica, quella dei progressisti. Potrà ancora fare qualche danno ma la strada non la indicherà più lui”. (Pier Luigi Bersani, Otto e mezzo)

“Nemmeno Grillo sa il suo obiettivo, ha perso lucidità da parecchio tempo. Non lo capisce più nessuno. La prova è che una comunità che lo adorava lo ha mandato a quel paese”. (Marco Travaglio, Otto e mezzo)

“Io penso che rivincerà Conte, ormai c’è un partito nuovo, ma avrà i suoi problemi. Rinnegare un fondatore non è mai positivo”. (Monica Guerzoni, Otto e mezzo)

“La leader del campo progressista è Elly Schlein che ha conquistato voti mentre Conte li ha persi”. (Annalisa Terranova, L’aria che tira)

“A Beppe Grillo consiglio più pacatezza, non bisogna buttarsi nella mischia nel modo in cui lo sta facendo”. (Fabio Mussi, L’aria che tira)

“Ci si attendeva Grillo alla Costituente, è arrivata invece una PEC. Nell’imperscrutabile galassia dei 5 Stelle tutto può accadere. La sensazione è comunque che il Movimento ormai si è fatto partito. Ma Grillo non ha gettato la spugna”. (Carmelo Lopapa, Agorà)

“Quando in un partito il dibattito si trasferisce da un congresso a un Tribunale quel partito vuole dire che è sostanzialmente defunto o comunque ha fallito nel confronto interno. Il Movimento diventerà una costola del Partito Democratico. Un fallimento per chi aveva votato il Movimento per rifondare il Paese”. (Stefano Candiani, Lega, Agorà)

“E’ evidente che il Movimento è in crisi di identità”. (Claudia Conte, Agorà)

“Beppe Grillo sta sovrapponendo l’ego personale alla politica: tutto molto triste”. (Nicola Zingaretti, Tagadà)

“Beppe Grillo non ha mai voluto essere un leader, è un guru”. (Pietro Senaldi, Tagadà)

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