Cos'è e cosa prevede la riforma dei medici di famiglia (foto Ansa) - Blitz Quotidiano
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nella giornata di ieri, mercoledì 12 febbraio, ha incontrato a Palazzo Chigi i vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini, il ministro della Sanità Orazio Schillaci e quello dell’Economia Giancarlo Giorgetti. Con loro anche il presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga, il presidente del Friuli Venezia Giulia. Sul tavolo si è parlato della riforma dello status dei medici di medicina generale, quelli che fino a non molto tempo fa si chiamavano medici di famiglia. La riforma è stata anticipata dal Corriere della Sera nei giorni scorsi e non ancora confermata da fonti ufficiali.
Oggi i medici di famiglia sono dei liberi professionisti che lavorano in convenzione con il sistema sanitario. Vengono pagati dallo Stato in base al numero di assistiti: 70 euro lordi l’anno ad assistito se ne hanno fino a 500, 35 euro lordi circa se ne hanno di più, con l’aggiunta di bonus fissi per alcune prestazioni.
Nell’attuale bozza di riforma, così come si discute da tempo, si vorrebbe trasformarli in dipendenti del Sistema sanitario nazionale. Non tutti però, all’interno dell’attuale Governo, la pensano allo stesso modo: Forza Italia propone ad esempio un sistema misto che salverebbe la convenzione ma imporrebbe un orario a 38 ore. Proposta che però viene vista come svantaggiosa dai medici.
Ed anche tra i sindacati dei medici ci sono favorevoli e contrari: la Cgil è tendenzialmente favorevole, contraria invece la Fnomceo, la Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri.
La riforma non sarebbe retroattiva e si applicherebbe solo ai medici di medicina generale e ai pediatri di libera scelta nuovi assunti. Quelli già in servizio potranno decidere come posizionarsi, ossia se diventare dipendenti del Sistema sanitario nazionale o meno.
Con il regime di dipendenza il contratto prevederebbe 38 ore settimanali per i medici di medicina generale e verrebbe ripartito in questo modo: