
Dazi, Mattarella: "Danni all'Italia da protezionismi immotivati". Giorgetti: "Armi economiche per influenzare le alleanze politiche" (foto Ansa) - Blitz Quotidiano
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è intervenuto al 44esimo Forum della cultura dell’olio e del vino della Fondazione italiana Sommelier in corso a Roma ed ha parlato del rischio dazi: “Nuove nubi sembrano addensarsi all’orizzonte, portatrici di protezionismi immotivati, di chiusura dei mercati dal sapore incomprensibilmente autarchico, che danneggerebbero in modo importante settori di eccellenza come quelli del vino e dell’olio. Produrre per l’auto-consumo – ha aggiunto il presidente Mattarella – ricondurrebbe l’Italia all’agricoltura dei primi anni del Novecento. Legittimamente le associazioni dei produttori esprimono preoccupazione per le sorti dell’export”.
Il presidente ha detto ancora: “Misure come quelle che vengono minacciate darebbero, inoltre, ulteriore spinta ai prodotti del cosiddetto ‘italian sounding’, con ulteriori conseguenze per le filiere produttive italiane, non essendo immaginabile che i consumatori di altri continenti rinuncino a cuor leggero – ha detto ancora – a rincorrere gusti che hanno imparato ad apprezzare”.

Giorgetti: “Dazi armi economiche per influenzare le alleanze politiche”
E di dazi ha parlato anche il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti durante il suo discorso al giuramento degli Allievi ufficiali della Guardia di Finanza a Bergamo: “È un periodo anche di guerre commerciali e finanziarie decisamente aggressive attraverso l’utilizzo di dazi e criptovalute. Strumenti usati come delle vere e proprie ‘armi economiche’ in grado di ridefinire gli equilibri e le dinamiche finanziarie e commerciali globali, ma che stanno anche influenzando profondamente la politica mondiale”.
Il ministro ha proseguito: “Imporre dazi su determinati beni non è più solo una misura per difendere l’economia nazionale e regolare le relazioni commerciali tra Paesi, ma una vera e propria leva che condiziona le politiche internazionali. Se applicati in modo strategico, possono alterare gli scambi globali, influenzare alleanze politiche e ridisegnare gli assetti geopolitici”.