
Ddl Spazio, Laura Boldrini: "I patrioti di Meloni svendono la sicurezza dell'Italia a Elon Musk" (foto Ansa-Blitzquotidiano)
La deputata del Partito Democratico Laura Boldrini si scaglia contro il via libera dell’Aula alla Camera al Disegno di legge sullo spazio: “I patrioti di Giorgia Meloni svendono la cyber-sicurezza dell’Italia a Elon Musk. Avrebbero potuto approvare il nostro emendamento che metteva al centro le aziende italiane ed europee in scelte strategiche per la sicurezza nazionale, ma le destre hanno preferito fare un favore al multimilionario Musk, esponente di spicco del governo di un altro paese e proprietario dell’azienda Starlink. È bastato un post risentito su X di Stroppa, emissario italiano di Musk, per rimettere in riga quelli che vogliono farci credere di non essere ricattabili”.
Ddl Spazio, via libera alla Camera
Il testo è stato approvato con 133 sì, 89 no e 2 astenuti. Il provvedimento riguarda la regolamentazione e lo sviluppo dell’economia dello spazio. È stato contestato dalle opposizioni che vi vedono un favore a Elon Musk. Il testo, approvato in prima lettura al Senato, va ora al Senato. “Giù la Musk”, è la scritta sui cartelli esposti in Aula dai parlamentari di Avs al termine dell’intervento della parlamentare Francesca Ghirra che annunciava il voto.

Particolarmente contestata l’approvazione dell’articolo 25 del ddl (148 i sì e 102 i no). La norma istituisce presso il ministero del made in Italy una riserva di capacità trasmissiva nazionale attraverso comunicazioni satellitari, sia satelliti sia costellazioni in orbita geostazionaria, gestiti “esclusivamente da soggetti appartenenti all’Unione europea o all’Alleanza atlantica”.
“Basta il tweet del portavoce italiano dell’uomo più ricco del mondo”
Un emendamento del Pd, tra l’altro, chiedeva di specificare che la gestione fosse in capo a ‘soggetti istituzionali’ dell’Ue e solo ‘in caso di comprovata impossibilità alla Nato.
“In Aula – ha detto la Dem Rachele Scarpa – nessuna parola da parte della maggioranza, che è rimasta muta di fronte a una questione cruciale. Un atteggiamento ancor più grave dopo che l’uomo più ricco del mondo, che ormai influenza ogni decisione di Palazzo Chigi, ha chiesto con un tweet del suo portavoce italiano di schierarsi contro un emendamento che introduceva due principi fondamentali.
Ovvero che la creazione di una riserva trasmissiva nazionale sia definita sotto controllo italiano ed europeo e che vi sia un ritorno industriale per il nostro Paese. Due principi che riteniamo scontati ma che evidentemente danno fastidio a chi preferisce obbedire ai diktat di Musk piuttosto che tutelare gli interessi dell’Italia. La maggioranza si è inginocchiata davanti ai tweet di un miliardario straniero, è questo il sovranismo della destra italiana?”.