Libano sotto un diluvio di bombe, quasi 500 morti in una notte, decine di migliaia di civili in fuga disperata, raid israeliani senza tregua. È guerra vera, ormai. Escalation confermata. E l’esercito di Tel Aviv non esclude una operazione (anche) di terra. Furiosa Teheran. Scenario pazzesco: colpiti mille obiettivi Hezbollah in 24 ore, ospedali in tilt, scuole aperte per i profughi. Unifil in allarme (“L’escalation sarebbe devastante”), Biden e l’Onu profondamente preoccupati (“Serve allentare al più presto la tensione”). Due,al momento, gli obiettivi dell’attacco di Israele: fermare la furia di Hassan Nasrallah, il grande capo Hezbolllah, architetto di tutte le operazioni terroristiche e spaventare l’Iran; infatti gli ayatollah di Teheran hanno immediatamente vietato l’uso di mezzi tecnologici a tutte le Guardie della Rivoluzione. E ammettono:”vogliono trascinarci in guerra”. La paura traspare nettamente.
L’incubo di un’altra Gaza
È la preoccupazione di tutti. Unifil in testa, come ha detto il suo portavoce Andrea Tenenti dalla base militare delle Nazioni Unite di Naqura (estremo sud del Libano). Serpeggia un crescente pessimismo nel contingente che ha 10mila soldati da 49 Paesi diversi, schierati in basi attorno alla cosiddetta “Blue Line”, quindi nelle zone bombardate. E mille di questi soldati sono italiani. Ed ecco spiegata la “strigliata” di Giorgia Meloni all’Onu, nella Assemblea generale in corso a New York (“L’Onu non sia solo un club di buoni propositi”). E auspicando la riforma della più importante organizzazione internazionale (“Basta con Nazioni di serie A e serie B”), la premier italiana – a margine dell’assemblea generale- ha espresso la sua preoccupazione sul Medio Oriente e Ucraina.
Il giallo di Sinwar, capo di Hamas
Che fine ha fatto il leader militare di Hamas? È vivo o morto? Gli 007 israeliani (Aman, il direttorato dell’Intelligence di IDF e lo Shin Bet,il servizio segreto per l’interno), hanno idee diverse sulla sua sorte. I primi avvalorano l’ipotesi che sia deceduto, i secondi negano che questo sia avvenuto. In mancanza di informazioni da un paio di settimane sulla sorte di Sinwar, il giallo si fa sempre più intricato. Ora Aman ha avuto l’autorizzazione a portare al laboratorio di medicina legale i corpi di tre palestinesi rimasti uccisi nell’attacco. Ma il risultato non sia stato quello atteso. L’esito dell’esame del DNA su tutti i corpi analizzati avrebbe dunque avuto un esito negativo. Un dato comunque è certo: gli ultimi messaggi attribuiti al capo di Hamas non sono stati scritti personalmente da lui.