
Elly Schlein (Foto Ansa)
Intervistata dal Corriere della Sera, la segretaria dem Elly Schlein spiega che “come ho ribadito anche a Bruxelles ai socialisti europei noi siamo convinti che quello che serve oggi è un salto in avanti verso difesa comune europea. Se non si sta facendo, ahimè, è perché evidentemente non c’è ancora la volontà politica da parte degli Stati. Ai socialisti europei ho anche detto che la difesa europea è una cosa diversa rispetto all’agevolazione al riarmo dei 27 Stati membri, come fa il piano von der Leyen. Per questo va nella direzione sbagliata”.
Le parole di Elly Schlein
Per Schlein la difesa comune “va sostenuta con investimenti comuni fatti con debito europeo, ma entro un piano complessivo che abbia pure altre priorità. Sarebbe un errore lasciare indietro tutte le altre priorità che sono state il cuore del Next Generation Eu. Manderemmo un messaggio sbagliato ai cittadini”.
“L’unico strumento che sembra andare nella direzione di quello che sosteniamo – continua – è quello simile al Sure perché finanzia progetti comuni europei. Però sono prestiti, non investimenti diretti. E per di più è uno strumento che non passa dal Parlamento e che quindi sarà difficile migliorare. Tutti gli altri strumenti, penso alla flessibilità sul patto di Stabilità o alla richiesta di finanziamenti della Banca europea, vanno condizionati ai progetti comuni presentati da più Paesi, perché altrimenti è il riarmo dei 27 e, come ho detto ai leader socialisti europei, non è più efficiente, non fa economia di scala, non aumenta la interoperabilità e, quindi, non aumenta la deterrenza”.
Rispetto al resto dei socialisti europei, riconosce Schlein, “noi siamo più critici, certamente, ma il presidente del Pse ha fatto, dopo il vertice, considerazioni simili. E comunque non starei mai su delle posizioni che ritengo sbagliate”.