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Elon Musk e Starlink, ma dov’è finita la Giorgia Meloni sovranista e contro i poteri forti?

Giorgia Meloni è arrivata al governo da outsider. Da “underdog” come andava di moda dire fino a qualche tempo fa. Si era messa all’opposizione del governo di Mario Draghi e lì, dalla trincea, ha vinto la sua battaglia sparando cannonate al grido di “noi siamo il popolo contro i poteri forti”. Tralasciando le varie sparate contro l’euro, l’Unione europea, le tasse, le accise, le pensioni basse, le banche, tutti slogan un po’ sbiaditi dopo questi primi due anni di governo, la Meloni anche per questo è stata votata: ribaltare un po’ il tavolo dei “poteri forti”.

Ma cosa c’è di più forte dell’uomo più ricco del mondo, quindi Elon Musk? Cosa c”è di meno sovranista di pensare di affidare i servizi di telecomunicazione italiani a un’azienda estera guidata dall’uomo più ricco del pianeta Terra nonché parte – direttamente o indirettamente – dell’esecutivo del presidente degli Stati Uniti? Insomma, il potere forte è cattivo e straniero solo quando si è all’opposizione. Quando invece si è al governo e il potere forte è pure nella nostra trincea allora non è più un potere forte, è un amico. Un genio.

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Gianluca Pace