
La pressione fiscale in Italia ha superato il 50% ma il bilancio pubblico migliora e questo fa bene sperare.(foto ANSA: Giancarlo Giorgetti) - Blitz quotidiano
Giancarlo Giorgetti, ministro dell’Economia, ha discusso della necessità di interventi economico-finanziari per supportare i settori e le imprese danneggiate dalla crisi economica, con un impatto sul bilancio dello Stato. Nel suo intervento finale a Cernobbio, che ha definito “una provocazione”, ha suggerito di mettere in stand-by le rigide regole di bilancio europee, così come fu fatto durante la crisi del Covid. Ha sottolineato che la crisi attuale, causata dai dazi, potrebbe giustificare una revisione delle politiche economiche europee, in particolare dell’articolo 25, che consente agli Stati membri di deviare dal percorso della spesa netta in caso di grave congiuntura economica. “Se ciò è vero, trovo che ci sia una logica conseguenza a tutto questo”, ha affermato, indicando che la sostenibilità di bilancio nel medio termine non dovrebbe essere compromessa.
La critica alla politica commerciale americana
Nel suo intervento, Giorgetti ha anche criticato la politica economica di Donald Trump, sottolineando che è stata guidata da “criteri commerciali, utilitaristici, economici e di business”. “Non è che un paese amico politicamente sia stato trattato in modo migliore rispetto a un paese politicamente nemico”, ha affermato il ministro. Ha evidenziato che alcuni paesi, “palesemente guidati da governi socialisti, per non dire comunisti”, sono stati trattati meglio rispetto a quelli con una consolidata cultura liberal-democratica.