Giorgia Meloni deve aver preso pagine e pagine di appunti nelle settimane scorse visto che nel corso delle comunicazioni alla Camera in vista del prossimo Consiglio europeo ha colto l’occasione per attaccare un po’ tutti.
Capitolo centri in Albania: “Quello che non capisco delle posizioni della sinistra – ha detto – è perché mettete tutta questa energia per fare di tutto per bloccare il protocollo con l’Albania. Se per voi è un progetto così ridicolo e inutile. Non sarà invece che si mette questa energia in campo per bloccarlo perché si capisce che potrebbe avere un’efficacia straordinaria? Io la penso così”.
E ancora: “Se nessun Paese è sicuro sicuramente non lo è nel Nord Africa, allora non possiamo rimpatriare nessuno: magari non facciamo il Ponte sullo Stretto e possiamo farlo tra la Sicilia e il Nord Africa per fare arrivare tutti, ma lo farete voi quando tornerete al governo perché io voglio continuare a fermare l’immigrazione di massa”.
Le frecciatine al Movimento 5 Stelle
Capitolo armi e dintorni. Qui la stoccata è a Giuseppe Conte: “Ringrazio il collega Cajata per avere ricordato ai 5 Stelle che non sono stata io ad impegnarmi come governo italiano ad arrivare in pochi anni al 2% del Pil per le spese della difesa, è stato un signore che si chiama Giuseppe Conte”. E ancora: “Io sono d’accordo ma è bizzarro un cambio competo di posizione, io sostenevo le stesse tesi di oggi anche quando ero all’opposizione”.
E, parlando del possibile aumento per i ministri non parlamentari, la Meloni ha attaccato ancora il Movimento 5 Stelle:
“Prendo atto che per alcuni colleghi dell’opposizione lo stipendio dei parlamentari troppo alto per un ministro bisognerebbe essere conseguenti nelle proposte che poi si fanno ma eviterei di farmi dare lezioni particolarmente dai colleghi del Movimento 5 Stelle perché è possibile che questa norma non vada bene ma detto da quelli che hanno speso soldi degli italiani per dare 300 mila euro delgi italiani a Beppe Grillo anche no”. A chi la contesta, ha poi replicato: “Sì, sono soldi pubblici quelli che prendono i gruppi parlamentari e i partiti e quindi gli avete dato soldi pubblici”.