Giornali in crisi, Gasparri è l’unico politico che chiede aiuti: è necessaria una nuove legge per sistema mediatico, ma il problema principale è regolare piattaforme, dice e ribadisce Maurizio Gasparri, presidente dei senatori di Forza Italia. Il settore dell’editoria, è in sofferenza e ha bisogno di rispetto, di regole più efficaci a tutela del diritto d’autore, di norme che evitino il saccheggio digitale.
Per quanto riguarda il servizio pubblico radiotelevisivo, vanno corretti gli errori introdotti da Renzi, allora segretario del Pd, con parziali modifiche alla legge che hanno limitato il ruolo e il potere del Parlamento.
Gasparri: serve una nuova legge
“Come ho dichiarato più volte, è ovvio che si deve discutere di una nuova legge per tutto il sistema mediatico, pensando all’audiovisivo, alla televisione, ai giganti della rete, ai giornali.
Bisogna certamente tener conto delle indicazioni europee ed adeguare la legge, ricordandosi che la maggiore garanzia di indipendenza la si ha con il ruolo del Parlamento, ribadito da numerose sentenze della Corte Costituzionale italiana in materia radiotelevisiva.
Regolare i giganti della rete
Ma il problema principale è regolare le piattaforme, i giganti della rete, i nuovi padroni dell’informazione che spesso producono più fake news che altro.
Quindi serve certamente una nuova legge di sistema e lo abbiamo detto. Ovviamente una cosa seria non si fa al bar scrivendola sui tovagliolini mentre si prende un caffè, ma va fatta in Parlamento.
Nel frattempo è chiaro che, per quanto riguarda la Rai, va applicata la legge vigente senza esitazioni e nel rispetto dei ruoli di ciascuno, che sono fotografati dal Parlamento e quindi dalla democrazia.
“Se poi c’è una tendenza all’Aventino, credo che alcuni partiti e movimenti dovrebbero per coerenza avvisare anche i numerosi sodali che hanno piazzato ovunque”.