Politica

Gribaudo: “Il maschilismo nel Partito Democratico purtroppo non è scomparso: è vivo e lotta in mezzo a noi. Prodi? Il suo gesto mi ha stupito”

Intervistata dalla Stampa, la vicepresidente del Partito Democratico Chiara Gribaudo spiega che “il maschilismo nel Partito Democratico purtroppo non è scomparso: è vivo e lotta in mezzo a noi”.

Le parole di Chiara Gribaudo

Secondo Gribaudo, questo non è cambiato nemmeno ora che al vertice del partito c’è Elly Schlein: “Non è un cambiamento che può avvenire in tempo zero, e nemmeno in due anni. Ma lei ha iniziato un percorso: anche per questo io, al congresso, decisi di sostenerla. Ed è importante che abbia denunciato come a lei vengono dette cose che non si direbbero a un uomo: ha dimostrato di non voler mettere la polvere sotto al tappeto”.

“Certi atteggiamenti paternalistici – continua – non aiutano: se si vuole essere d’aiuto a chi guida il partito, meglio qualche intervista in meno e qualche consiglio in più in privato”.

Secondo la vicepresidente del Pd, per esempio, l’ex senatore Luigi Zanda non avrebbe detto a un uomo con qualche anno in più di Schlein che non è pronto per Palazzo Chigi: “Penso di no. Ma poi, chi lo decide se un leader è pronto per Palazzo Chigi? Aggiungo che anche lisciare i capelli a una giornalista è un gesto che si sarebbe dovuto evitare”.

Il riferimento è al gesto dell’ex premier Romano Prodi con una giornalista di Mediaset: “Per me Prodi è un punto di riferimento imprescindibile della storia del centrosinistra italiano. Ma mi ha stupito quel gesto”. Gribaudo commenta anche la proposta di Dario Franceschini di attribuire ai figli il cognome materno: “Come scriveva Nuto Revelli: Mai tardi. Apprezzo la proposta, lancia un messaggio che condivido, mi spiace solo che non la si sia fatta quando si era al governo del Paese. Detto questo, abbiamo il doppio cognome e credo che le urgenze brutali di questo periodo siano altre, non vorrei passassero in secondo piano: dal welfare all’adeguamento degli stipendi delle donne a quelli degli uomini”.

Published by
Gianluca Pace